BADIA POLESINE - L’ispezione dei carabinieri al centro massaggi porta ad una maxi multa, alla chiusura per cinque giorni dell’attività e ad una denuncia. È accaduto a Badia Polesine, dove un’attività era irregolarmente aperta al pubblico, in contrasto alle norme anti Covid-19 e con due lavoratori “in nero”.
LA CONSEGUENZA
Oltre alla multa salata è stata disposta la contestuale chiusura del centro massaggi orientale per un totale di cinque giorni. Inoltre, dal controllo dei militari è emerso che all’interno dell’attività erano occupati “in nero” due addetti, entrambi di nazionalità cinese. Non solo, in un periodo in cui il centro messaggi avrebbe dovuto risultare chiuso, i carabinieri evidenziano che l’attività era aperta al pubblico, nonostante le misure di contenimento in essere per contrastare la diffusione del Covid-19, ne prescrivessero la chiusura. Infine, continuano i carabinieri a chiusura del loro controllo nei confronti del centro massaggi orientale, all’ingresso del locale non era esposto il cartello riportante il numero massimo di persone ammesse all’interno dell’esercizio. Nella circostanza i militari dell’Arma hanno anche accertato che il titolare non aveva redatto il prescritto documento di valutazione dei rischi, fatto per cui l’uomo è stato anche denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica.
IL CENTRO RAPINATO
Nel luglio 2018 nel centro massaggi “Fiore di loto” in via Dello Zuccherificio 5-6 individui armati di coltello fecero irruzione minacciando le due massaggiatrici cinesi e intimando di consegnare i circa mille euro che si trovavano in cassa. Mancava circa un quarto d’ora alle 23 e a colpire erano stati dei connazionali delle ragazze, a volto scoperto e armati di coltello.