Test epidemiologici partiti al Censer, già 600 controllati in due giorni di screening

Sabato 13 Giugno 2020 di Alessandro Garbo
I controlli sierologici al Censer di Rovigo
ROVIGO - Il Censer ha riscoperto una vocazione sanitaria. E’ iniziata la campagna di screening promossa dall’Ulss 5 e dalla Croce Rossa. In soli due giorni, sono stati effettuati già 600 test rapidi. Una partenza con il botto, ma i numeri sono destinati a salire ulteriormente, dato che il servizio proseguirà anche questa mattina e almeno tutta la prossima settimana.
A illustrare l’iniziativa le dottoresse Maria Antonella Gennaro e Giovanna Casale. «La campagna di screening nasce a Rovigo grazie alla collaborazione tra Ulss 5 e Croce rossa per il distretto 1 di Rovigo, mentre ad Adria lo screening rapido sarà possibile grazie alla locale Croce Verde - afferma la Casale - Sono state identificate tutte le categorie a rischio. Il presidente della Croce rossa di Rovigo, Alberto Indani, ha deciso di partire qui in città sulla base della positiva esperienza di Padova. I test sono cominciati giovedì mattina con Guardia di Finanza, Prefettura e altri rappresentanti delle forze dell’ordine. Abbiamo scelto il Censer per i locali molto ampi, che si prestano bene ad accogliere tante persone, senza creare assembramenti». E la collega Maria Antonella Gennaro prosegue: «Oggi (ieri, ndr) tocca a farmacisti, alcuni vigli del fuoco, volontari di Protezione civile e associazioni. Per garantire un servizio migliore, i test rapidi saranno effettuati anche al sabato mattina fino alle 14, quindi domani (oggi per chi legge, ndr) toccherà a farmacisti e dottori di medicina generale. Ad Adria si comincerà martedì pomeriggio, con due mezze giornate a settimana, perché i numeri sono diversi rispetto a Rovigo. La campagna di screening si terrà in via Malfatti, nella sede della Croce verde».

TEST RAPIDI
La dottoressa Casale spiega, nel dettaglio, come funziona il test rapido: «Consiste nella famosa “saponetta”, con la puntura del dito, per capire se la persona è venuta o meno a contatto con il Coronavirus. Bastano appena dieci minuti per ottenere la risposta; se positiva, poi il tampone viene immediatamente praticato al Censer dai nostri operatori. Il risultato sarà processato in tempi rapidi. Garantiamo la risposta in 24 ore, per evitare che le persone rimangano troppo tempo a casa senza andare al lavoro». Sempre la Casale precisa: «Lo screening rapido è un’indagine epidemiologica, ma solo il tampone può dare la diagnosi di positività o meno al Covid-19».

CONTROLLI SULLE COMMESSE
Nessun obbligo per il personale considerato a rischio, ma intanto l’Ulss sta allargando i contatti: «Abbiamo contattato supermercati e catene della grande distribuzione alimentare, che hanno aumentato il lavoro durante l’emergenza sanitaria». Le ultime considerazioni spettano al presidente della Croce rossa. Alberto Indani illustra alcuni numeri: «Giovedì siamo arrivati a quota 300 persone, raggiungeremo lo stesso numero pure oggi. Domani i test proseguiranno fino alle 14. La Croce rossa si è occupata della logistica, abbiamo messo a disposizione il materiale necessario per eseguire gli screening. Ci sono medici e infermieri che eseguono il test “saponetta”, poi altri tre operatori impegnati nella stampa delle etichette». Prima di entrare nel Padiglione B del Censer, a tutti viene misurata la temperatura con il termoscanner. L’utilizzo della mascherina è sempre obbligatorio. Sono presenti altri dispositivi di sicurezza come il gel igienizzante per le mani, e percorsi separati per ingresso e uscita.
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