Salta la 538esima Fiera di Ottobre, il Covid blocca un evento che si ripeteva dalla fine del Medioevo

Venerdì 16 Ottobre 2020 di Roberta Merlin
OTTOBRE RODIGINO Il coronavirus interrompe una tradizione plurisecolare

ROVIGO Sarà un ottobre senza profumo di mandorle e spezie lungo corso del Popolo. Senza zucchero filato, musica e luci in viale Porta Adige. Fiera e luna park sono stati cancellati a causa del Covid.
La conferma dell’annullamento del tradizionale evento autunnale è arrivata ieri pomeriggio. In realtà, già dalla mattinata ambulanti e giostrai erano stati informati dalle associazioni di categoria della cancellazione della 538. Fiera d’ottobre. Intorno alle 9.30, Giancarlo Zanella, presidente del Consorzio degli operatori fieristici che fa da regia all’evento, è stato il primo a essere avvisato dal sindaco dello stop definitivo alla fiera. Lo staff del Consorzio si è dunque messo subito al lavoro per disdire contratti, forniture e il compito più difficile: fare sapere a circa 200 ambulanti che la fiera, almeno per quest’anno, non si farà più.
IL SINDACO
«Una decisione che mai avrei voluto prendere - ha detto Gaffeo - purtroppo la situazione epidemiologica negli ultimi giorni si è aggravata. Mi sono consultato con la Prefettura, l’Ulss 5 e alla fine la decisione, che comunque deve prendere l’amministrazione comunale, purtroppo è quella di dover rinunciare per quest’anno a questo evento importantissimo per la città».
UIl primo cittadino aggiunge che «è con dispiacere che siamo arrivati a questa conclusione. Siamo perfettamente consapevoli del disagio che provochiamo, in primis agli operatori commerciali e poi a tutte le persone che stavano aspettando questo appuntamento per godersi la città. Stiamo facendo tutto il possibile per mantenere comunque Rovigo una città viva e attraente, però dobbiamo assicurare anche tutte le condizioni di sicurezza sanitaria e un evento di questo genere purtroppo non aveva queste caratteristiche, quindi a malincuore siamo stati costretti a prendere questa decisione. Ricordo che restano confermate tutte le iniziative realizzate nell’ambito dell’Ottobre rodigino e che si svolgerà anche la Fiera campionaria al Censer, secondo la normativa prevista dall’emergenza sanitaria».
SCELTA ANNUNCIATA
La notizia dello stop era nell’aria da qualche giorno. L’incremento del numero dei contagi in tutta Italia, Polesine compreso, aveva infatti portato le istituzioni a mettere in discussione lo svolgimento del tradizionale evento. Il sindaco, sostenuto dall’amministrazione e dalle stesse associazioni di categoria legate al commercio, nei mesi scorsi, a differenza delle altre province limitrofe, aveva deciso di mandare comunque in scena la 538. edizione dell’Ottobre rodigino, compreso l’appuntamento in centro con le 284 bancarelle e il luna park di viale Porta Adige. Una decisione, quella del sindaco, che era stata presa sull’onda dell’ottimismo estivo. Grazie all’azzeramento dei contagi nei mesi caldi, il capoluogo aveva iniziato a brillare con eventi e mostre.
IL TENTATIVO
Il Covid, per la città, come aveva sottolineato in più occasioni anche Gaffeo, si era trasformato in «una opportunità», un modo di distinguersi da altri centri dove gli eventi erano stati quasi tutti annullati per via della pandemia. A fine agosto il Comune aveva dunque provveduto ad affidare l’organizzazione della Fiera d’ottobre al Consorzio degli operatori fieristici polesani. Nel bando, però, oltre a sancire l’obbligo del piano di sicurezza in capo al consorzio, era specificato nero su bianco che in caso di emergenza legata alla pandemia, avrebbe provveduto a cancellare l’appuntamento con le bancarelle. E così, purtroppo, è stato. A pochi giorni dall’arrivo degli operatori in centro, il Comune si è trovato a scontrarsi con la crescita esponenziale dei contagi e un decreto del presidente Conte che raccomanda di evitare ogni forma di assembramento anche all’esterno.
Nel frattempo, nel piazzale del Censer, in viale porta Adige, erano arrivati i caravan e le giostre delle attrazioni del luna park. Gli operatori, fiduciosi di riuscire ad accendere finalmente la musica, avevano iniziato a montare le giostre. Ieri sera la ruota panoramica bianca del piazzale del Censer, nei giorni scorsi diventata per i rodigini simbolo di speranza e lotta contro la devastazione economica e sociale provocata dalla pandemia, era già stata smontata ancora prima di iniziare a girare.
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Ultimo aggiornamento: 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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