Tamponi, rabbia e file chilometriche al covid point dell'ospedale

Martedì 4 Gennaio 2022 di Francesco Campi
Il covid point all'ospedale di Rovigo

ROVIGO - Altre 260 nuove positività in 24 ore, ma anche un nuovo lutto ed un incremento preoccupante dei ricoverati, quasi il +17%, da 78 a 91.

Una situazione che sembra sempre più fuori controllo. Come emerge anche dal fronte tamponi: anche ieri mattina, infatti, si sono formate code chilometriche lungo viale Tre Martiri, fra l'ospedale e la Cittadella, dove si trovano due dei tre punti Covid cittadini oltre a quello al Censer. Le code si sono formate anche perché in molti si sono presentati al punto drive-in della Cittadella con largo anticipo rispetto all'orario di appuntamento. Il tappo ha bloccato la viabilità in ingresso a Rovigo dalla Regionale 443, rendendo necessario l'intervento della polizia locale per regolare il traffico, nonché quello della Squadra volanti perché più di una persona in coda ha iniziato a dare segni di esasperazione.


CONTAGI ALLE STELLE

Una situazione frutto dell'esplosione dei contagi. In tre giorni quasi mille, 994. Per capire la portata di questo numero, nel gennaio dello scorso anno, culmine della seconda ondata che anche per il Polesine è stata pesantissima, nell'arco dell'intero mese erano emerse 1.971 positività. Una quantità che, in questi giorni, rischia di essere più che superata in meno di una settimana. E così, mentre salgono a 3.917 le persone attualmente positive, attenzioni, cautele e anche grande pazienza, sono caldamente raccomandate. Anche perché il personale sanitario sta facendo il massimo e si trova a fronteggiare qualcosa di mai visto prima. L'aumento della trasmissione del virus sembra da addebitare alla diffusione della variante omicron, come attesta uno studio nazionale sulle acque reflue: nel corso del punto stampa di ieri del presidente Luca Zaia è stato spiegato come, a livello regionale, la variante Omicron, apparsa sporadicamente nella settimana tra il 5 e l'11 dicembre sia diventata dominante, con circa l80%, in quella tra il 19 e il 25.


LA VITTIMA

Intanto, di Covid si continua a morire. La nuova vittima, la 588esima dall'inizio dell'epidemia, la prima del 2022, è un 84enne di Porto Viro, non vaccinato, che si trovava in Terapia intensiva. Nonostante il paziente che si è spento, il numero dei ricoverati cresce paurosamente: salgono a 9 i pazienti in area critica, 8 in Terapia intensiva al San Luca e uno in Area intensiva a Rovigo, a 47 quelli in Area medica e semintensiva a fronte dei 52 posti attualmente attivati, a 10 su altrettanti posti letto in Malattie infettive a Rovigo ed a 25 su 26 posti quelli nell'ospedale di comunità Covid. Anche se un anno fa esatto i ricoverati erano 131, 23 dei quali in Area intensiva, 21 a Trecenta e 2 a Rovigo.


CASE DI RIPOSO

Purtroppo i contagi sono in crescita anche nelle Rsa, da 17 a 31: tre gli operatori positivi alla casa di riposo Città di Rovigo, uno al Csa di Adria, uno alla Residenza per anziani di Ariano, uno a Villa Agopian di Corbola, tre alla Casa di riposo San Gaetano di Crespino, quattro alla Casa Sacra Famiglia di Fratta, due alla Rosa dei venti di Rosolina, uno a La Quiete di Fiesso, uno della Madonna del Vaiolo di Taglio di Po, uno della Casa Sant'Antonio di Trecenta e uno a La Residence di Ficarolo, all'Iras sono positivi un ospite ed un operatore, a Villa Tamerici a Porto Viro due ospiti ed un operatore, così come a Villa Resemini di Stienta, mentre alla Residenza San Salvatore di Ficarolo due ospiti e due operatori.

Ultimo aggiornamento: 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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