Concessionaria fantasma e maxitruffa delle auto di lusso: chiesti 29 anni per i sei complici, stangata per il capobanda Tutti i nomi

Martedì 7 Giugno 2022 di Francesco Campi
Un'auto di lusso della casa Bmw
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ROVIGO - Richieste di pena per un totale di 29 anni per i sei imputati nel processo scaturito dall’indagine condotta dalla Polizia stradale di Rovigo, con intercettazioni e pedinamenti in mezza Italia, battezzata “Viralcars” e incentrata sulla concessionaria fantasma di Occhiobello, chiusa da un giorno all’altro, e al centro di un giro di truffe seriali sulla vendita di auto di lusso, 34 quelle confluite nel capo d’imputazione, con incassi che in meno di 4 mesi sono stati superiori a 600mila euro. Il meccanismo era lo stesso delle truffe online: annunci di auto di lusso in vendita a prezzi stracciati. A rendere tutto più credibile, il fatto che le auto, principalmente Bmw, Range Rover e Porsche, venissero mostrate fisicamente nella concessionaria Ev Auto di via Eridania a Occhiobello.

In realtà venivano prese in prestito o affittate per il tempo necessario a farle vedere, senza targa, agli acquirenti. I truffatori spiegavano che il prezzo basso era dovuto al fatto che fossero di importazione, un’occasione da non perdere: per questo alle vittime veniva subito fatto firmare un contratto di vendita, con tanto di false pratiche della Motorizzazione, con contestuale pagamento di un acconto, mediamente sui 3mila euro.


STRISCIA LA NOTIZIA
Della concessionaria fantasma, intestata a un prestanome, si era interessata “Striscia la notizia”, che in una visita con telecamera nascosta aveva trovato dietro una scrivania il 45enne pordenonese Andrea Frecentese, ritenuto dagli inquirenti uno dei promotori dell’organizzazione, definito «una vecchia gloria dei saloni incassa e scappa». Il meccanismo era ben orchestrato, tanto che a Frecentese, insieme ad Alberto Vallese, 54 anni di Jesolo (Ve), Vanni Pieretto, 48 anni di Mogliano (Tv), la sua compagna Eugenia Craciun, 45 anni, originaria della Romania, è stato contestato anche il reato di associazione per delinquere.

A far partire le indagini, nel marzo del 2020, la segnalazione della Motorizzazione di Rovigo di un’anomalia nel tentativo di immatricolazione di due auto. Nel maggio successivo, poche ore dopo una “visita” della Stradale, la concessionaria è scomparsa, lasciando vuoti i locali. L’attività, secondo le indagini, sarebbe ulteriormente continuata su internet, evolvendosi con la vendita all’estero di auto prese a noleggio o in leasing con false pratiche di radiazione e reimmatricolazione. Fino al 6 aprile, quando sono state eseguite le dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere e una ai domiciliari, disposte dal giudice per le indagini preliminari Raffaele Belvederi nei confronti di 11 dei 18 indagati, per i quali ha poi chiesto il giudizio immediato.
In quattro hanno scelto riti alternativi: Frecentese ha patteggiato 2 anni e 6 mesi, il 26enne romeno Ion Bachmatchi e il 36enne di Jesolo Enrico Imperi 2 anni ciascuno, e il 49enne Oriano Pedini, padovano di Campo San Martino, è stato condannato in abbreviato a un anno, sospeso con la condizionale. Il 32enne romeno Costinel Leu, che era fuggito in Romania, è stato arrestato lo scorso dicembre sulla base di un mandato di arresto europeo.

LE RICHIESTE DEL PM
A processo, di fronte al Collegio del Tribunale di Rovigo presieduto dal giudice Angelo Risi, sono finiti in sei e nell’udienza di ieri il pubblico ministero Andrea Bigiarini, al termine della lunga requisitoria, ha formulato le rispettive richieste di condanna: 10 anni e 8 mesi per Vallese, attualmente in carcere, coinvolto anche nell’indagine per truffa sull’Ok Auto di Chioggia, e con altri precedenti specifici; 5 anni a testa per Pieretto e Craciun; 3 anni e 4 mesi per Marcello Boschelli, 57 anni, di Cosenza; 3 anni a testa per Mario Zanchetta, 60 anni, di Jesolo, e per Alessandro Bernardi, 58 anni, di Pescara.
Nell’udienza di ieri sono state ascoltate anche le prime arringhe delle difese, che si dovrebbero chiudere venerdì, con un’ulteriore udienza programmata il 20 giugno, al termine della quale è attesa la sentenza.

Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 09:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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