Rovigo. Un bando di assunzione di Asm preferisce diplomati ai laureati e la Lega parte all'attacco

Lunedì 4 Dicembre 2023 di F. Cam.
La sede dell'Asm in via Dante Alighieri a Rovigo

ROVIGO - Un diploma di istituto tecnico che vale il triplo dei punti di una laurea magistrale: se al vertice dell’amministrazione comunale non ci fosse un professore universitario come Edoardo Gaffeo, docente del Dipartimento di Economia e Management dell’università di Trento, verrebbe da dire che qualcuno ce l’ha con i laureati. Eppure è quello che prevede un “Avviso di selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata alla instaurazione di uno o più rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato per impiegati/e amministrativi/e” appena pubblicato da Asm, la partecipata al 100% del Comune. A puntare il dito contro questo “insolito” bando, è il gruppo consiliare della Lega.
«Nessuno - premette il capogruppo Michele Aretusini - sta parlando di concorsi pilotati o ad hoc, ma riteniamo che quando si tratta di società partecipate del Comune, come di ogni altra municipalità, sia fondamentale garantire la massima inclusività e la massima trasparenza.

E sotto questi profili il bando pubblicato da Asm sembrerebbe non rispettare quanto richiesto a norma di legge. Non prevede prove scritte, ma solo un colloquio, per quanto riguarda gli esami, e per quanto concerne i titoli, assegna un punteggio notevolmente superiore a determinati e ben precisi diplomi rispetto alle lauree in discipline economiche e ad altri corsi similari. Da parte di una società partecipata dal Comune auspicheremmo scelte più trasparenti».

DUBBI

Il gruppo leghista parla di «non poche perplessità» e aggiunge: «Alla fine, tutto dipende da un colloquio e ciò lascia abbastanza interdetti, visto che non è prevista alcuna prova scritta, facilmente riscontrabile e verificabile. Desta anche perplessità la valutazione dei titoli: un diploma di istituto tecnico settore economico indirizzo amministrazione finanza e marketing (nuovo ordinamento) o diplomi preesistenti confluiti in questo, darà diritto a 6 punti, mentre una laurea triennale darà diritto a 1 punto, una magistrale 2. E i punteggi dei due titoli non saranno cumulabili tra loro. Perché questa abnorme, inspiegabile, differenza? Per quale motivo il valore della laurea viene sostanzialmente deprezzato, in favore di un preciso corso di studi presso un istituto tecnico? E per quale motivo predisporre un bando senza alcuna prova scritta, ma che assegna un peso enorme a un semplice colloquio? Auspichiamo che il Comune voglia operare una celere ricognizione dichiarando se approvi o meno i criteri di questo bando, con le dovute, opportune, spiegazioni ai cittadini».

Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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