Clienti e gestori senza mascherina, i carabinieri fanno chiudere tre locali

Martedì 13 Ottobre 2020 di Guido Fraccon
Movida in piazza Bocchi ad Adria

ADRIA - PORTO VIRO. Carabinieri a caccia di locali che violano norme anti Covid. Ad Adria e Porto Viro scattano le prime multe e contestualmente le prime chiusure. Che movida e regole anti coronavirus non potessero andare a braccetto era chiaro. Fino a qualche settimana fa molte situazioni al limite, con tanto di mini assembramenti nei locali della cosiddetta movida basso polesana, erano passati sotto traccia, nonostante le numerose segnalazioni sui social con tanto di foto - testimonianze. Ora però con la risalita dei contagi e le nuove normative più stringenti per limitare la pandemia, a seguito anche dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, si sono intensificati i controlli. 
I CONTROLLI 
Se ne sono accorti i titolari di alcuni esercizi pubblici del Basso Polesine, finiti domenica sera nelle maglie di un blitz dei Nas di Padova, guidati dal capitano Christian Spagnulo. Gli uomini del nucleo anti sofisticazione e sanità dei Carabinieri hanno eseguito complessivamente 52 controlli su pubblici esercizi situati per la gran parte nelle piazze di diversi centri delle province di Padova, Rovigo, Vicenza e Verona. Il blitz ha portato ad accertare 13 infrazioni covid amministrative, 3 infrazioni non Covid penali e 7 infrazioni non Covid amministrative. Otto i locali chiusi e sanzionati. Di questi, tre si trovano in Basso Polesine: due ad Adria e uno a Porto Viro. Tutti e tre, l’osteria La Lira di corso Vittorio Emanuele II di Adria, l’Osteria Intanto di piazza Groto, sempre di Adria, e la sala Casinò Slot di Porto Viro sono stati sottoposti a una chiusura temporanea di cinque giorni.
IL BLITZ DEI NAS
Non sarebbero state rispettate, secondo i Nas, le norme basilari di sicurezza anti-covid. Ad Adria sarebbero stati trovati senza mascherina, al momento del blitz, avvenuto verso le 23 - 23.30, gli stessi gestori e alcuni dipendenti. Così sono scattati il provvedimento di chiusura temporanea per cinque giorni, come previsto dall’articolo 4 del decreto legge 19/2020, e la sanzione amministrativa di 400 euro, che se pagati entro 5 giorni si riducono a 280 euro; la Prefettura di Rovigo potrà comunque prolungare la chiusura fino a 30 giorni. 
I militari avrebbero contestato inoltre l’assenza di mascherina per alcuni clienti e l’assembramento di persone nelle immediate vicinanze. Gli stessi locali erano già stati segnalati dai Carabinieri a inizio marzo (foto), prima del lockdown, sempre per il non rispetto delle misure governative anti assembramenti. I controlli sui locali adriesi erano già iniziati nella prima serata di venerdì. All’operazione di controllo del territorio aveva preso parte un nucleo interforze composto da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale. Nella circostanza erano stati passati al setaccio diverse attività ed erano state richieste le generalità di numerosi clienti. Secondo una circolare del capo di gabinetto del Ministero dell’Interno indirizzata ai Prefetti, questi possono adottare tutte le iniziative di propria competenza per limitare il rischio del contagio incentivando l’impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto delle disposizioni anti-Covid, consentendo controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento.
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