Vaccini Veneto, la fornitura cala: 150.000 dosi a settimana per tutto aprile

Sabato 3 Aprile 2021
Vaccini in Fiera a Padova
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VENEZIA Si avvicina al milione il numero delle somministrazioni di vaccino effettuate finora in Veneto. Secondo il rapporto del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, aggiornato alle 20.44 di ieri, ne sono state registrate 948.659, con almeno 259.285 cicli completi stando alla rilevazione della Regione, effettuata giovedì. «Il problema è che la fornitura prevista per aprile sarà al massimo di 150.000 dosi alla settimana, per cui non potremo iniettarne più di 21-22.000 al giorno», ha spiegato il governatore leghista Luca Zaia, protagonista di uno scontro a distanza con il capogruppo dem Giacomo Possamai sulle modalità organizzative della campagna e in particolare sul funzionamento del numero verde.
LE CONSEGNE In queste ore sono arrivate nei magazzini veneti 38.000 dosi di Moderna e altre 103.000 di AstraZeneca, ma i numeri sono inferiori alle aspettative. «Giovedì ha riferito Zaia ne abbiamo somministrate 24.356, perdendone così diecimila rispetto al giorno precedente. La prossima settimana è attesa una consegna di 149.920 vaccini e mediamente continueremo così fino al 26 aprile. Se ne avessimo di più, ne faremmo di più. Invece così dobbiamo abbassare il livello delle vaccinazioni, rapportandolo alle forniture che arriveranno. In tre settimane potremo pensare di coprire i 450.000 cittadini ultra 80enni e fragili, ma le altre fasce presumibilmente slitteranno a maggio».
LA PRENOTAZIONE L'allungamento dei tempi era visibile ieri anche sul portale della prenotazione, dove le caselle disponibili sono andate rapidamente esaurite. «Avremo ancora turbolenze in volo ha puntualizzato il presidente della Regione ma a regime accadrà che tutti prenoteremo online, anche grazie alla disponibilità di farmacie, Comuni e volontariato. Il numero verde funziona e ringrazio Tim perché mi ha avvisato che amplierà le linee». Durante la diretta televisiva e social è arrivata però la segnalazione di un lettore del Gazzettino, residente nel territorio dell'Ulss 4 Veneto Orientale, sulla difficoltà di parlare con un operatore, quando si incontrano problemi sul sito: «All'inizio si ha la sensazione che la chiamata possa andare in porto. Una voce gentile ti dice che ti sarà risposto dal territorio nazionale e di tenere a portata di mano la tessera sanitaria. Ma poi arriva il segnale di occupato e, subito dopo, cade la linea». A quel punto Zaia ha voluto fare una prova in diretta: ha chiesto all'assessore Manuela Lanzarin di comporre l'800 462340 e ha messo in vivavoce la telefonata, facendo sentire la voce del risponditore automatico, finché invitava a comporre il numero dell'opzione desiderata (per esempio 1 «per prenotazione Covid-19»), dopodiché ha riagganciato. «Sono arrivato fin qua, è inutile che ora occupi una linea per niente», ha spiegato il governatore. Alla dimostrazione ha assistito anche Possamai, ospite in quel momento di una trasmissione su TeleNuovo, al quale sono arrivati alcuni messaggi di telespettatori che ribadivano l'inghippo. Così il consigliere regionale ha chiesto di ripetere la prova, constatando che la comunicazione cadeva proprio dopo la scelta del servizio richiesto: «Zaia ha interrotto la sua chiamata dimostrativa prima del momento fatidico in cui, regolarmente, cade la linea. Comprendiamo che le difficoltà sono fisiologiche. Ma almeno la si racconti giusta. Non si dica che va sempre tutto bene quando è evidente che così non è».
LA POLEMICA L'episodio ha ulteriormente infiammato la polemica tra opposizione e maggioranza, innescata già al mattino dallo stesso Possamai con i colleghi Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, a proposito del rimprovero del giorno prima ai direttori generali delle Ulss: «Zaia non può fare ogni volta lo scaricabarile limitandosi soltanto a cambiare bersaglio. Se c'è un problema nell'organizzazione della campagna vaccinale, il primo responsabile è lui». Dura la replica di Alberto Villanova, portavoce dei gruppi Zaia Presidente e Lega, in difesa del governatore: «Sono esattamente 13 mesi ormai che si sta assumendo la responsabilità personale della gestione di questa pandemia. E lo fa mettendoci la faccia, tutti i giorni, prendendo decisioni che spesso sono state impopolari, ma che hanno permesso di salvare vite. Non possiamo accettare che chi, invece, è protetto dal fatto di essere all'opposizione e quindi è libero di poter solo criticare senza mai dover rischiare nulla, si permetta di parlare di scaricabarile. Sempre pronti a sciacallare nei momenti di difficoltà». Toni aspri per essere Pasqua, come ha ricordato lo stesso Zaia: «Auguri a tutti i sanitari, a quelli che si occupano e si occuperanno delle vaccinazioni, a tutti coloro che in questo momento vivono le difficoltà di questa tragedia».
 

Ultimo aggiornamento: 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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