Tumori, quali sono i migliori ospedali per le cure? La nuova classifica italiana dei centri specializzati

Aumenta il numero degli ospedali italiani classificati ad alta qualità per la maggioranza delle prestazioni

Giovedì 26 Ottobre 2023
Tumori, quali sono i migliori ospedali per le cure? La nuova classifica italiana dei centri specializzati

Quali sono i migliori ospedali per curare i tumori? Nella classifica pubblicata da Agenas spiccano Rozzano e Ancona. Mentre sul podio di migliori ospedali d'Italia salgono l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e l'Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche. I due ospedali, il primo privato ed il secondo pubblico, figurano infatti al top nella classifica del Programma Nazionale Esiti (Pne) dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Le due strutture hanno riportato una valutazione di qualità alta o molto alta per almeno 6 aree cliniche su un totale di 8 (cardiocircolatorio, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologia, osteomuscolare, nefrologia, sistema nervoso, gravidanza e parto). E sulle neoplasie?

 

La statistica

Nel 2022 circa un terzo delle strutture è stato valutato solo per una o due aree cliniche. Delle 331 strutture italiane valutate invece per almeno 6 aree cliniche, evidenzia il Pne, solo l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ha una valutazione di qualità alta o molto alta per tutte le aree cliniche considerate, ovvero 7 su 8, tra i privati. Tra le strutture pubbliche, invece, quella che ha riportato una valutazione migliore è l'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, con qualità alta o molto alta in 6 aree. Nella stragrande maggioranza delle strutture ospedaliere tuttavia, si rileva nel rapporto, convivono aree di qualità alta o molto alta con aree di qualità di livello basso o molto basso.

 

La mappa

Aumenta il numero degli ospedali italiani classificati ad alta qualità per la maggioranza delle prestazioni. A evidenziarlo è il Programma nazionale esiti 2023 (Pne) dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ( Agenas), sulla base di vari indicatori. La proporzione di strutture con livello di qualità alto o molto alto per almeno il 50% dell'attività svolta, rileva Agenas, è aumentata rispetto al 2021, passando dal 23% al 26% nel 2022. Rispetto alle varie aree di intervento, il Pne registra tuttavia delle «diseguaglianze nell'assistenza sanitaria». Con riferimento all'area cardiovascolare, ad esempio, si è registrata anche nel 2022 una proporzione minore di donne con infarto che accedono tempestivamente all'angioplastica coronarica: 43% rispetto al 54% degli uomini

Questo si traduce in un aumento della mortalità a 30 giorni. Per la frattura di femore nei pazienti di età maggiore di 65 anni si registra invece uno svantaggio per gli uomini nella tempestività dell'intervento: 46% rispetto al 51% delle donne. Per l'area della gravidanza, tra le donne straniere si evidenziano meno tagli cesarei ma un alto rischio di riospedalizzazione. Quanto infine alle ospedalizzazioni evitabili, nella popolazione straniera emergono tassi superiori per infezioni del tratto urinario, complicanze del diabete e ipertensione arteriosa.

 

I migliori ospedali per le malattie cardiovascolari

Al primo posto come livello di qualità per l'area cardiovascolare è l'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, mentre nell'area della chirurgia oncologica le 4 strutture con livello di qualità più alta sono l'Ospedale di Mestre, l'Azienda Ospedale Università di Padova, lo Stabilimento Umberto I G. M. Lancisi (Ancona) ed il Policlinico Universitario Gemelli (Roma). La Regione che presenta invece la proporzione più alta di strutture con livello di qualità molto alto per l'area gravidanza e parto è l'Emilia-Romagna (11 strutture su 17, pari al 65%). È la classifica che arriva dal programma nazionale esiti 2023 (Pne) dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ( Agenas), sulla base di vari indicatori. Una griglia di valutazione che ha permesso di tracciare la mappa delle migliori strutture in Italia per area di intervento. L'area cardiovascolare, ad esempio, è valutata attraverso 6 indicatori ed è applicata una soglia di volume per struttura per il bypass aorto-coronarico di almeno 360 interventi negli ultimi due anni. Laddove la soglia non venga raggiunta, l'indicatore è valutato come di qualità molto bassa indipendentemente dall'esito. Sul totale di 562 strutture che sono valutate in quest'area, sono solo 55 le strutture con tutti e sei gli indicatori calcolabili. Di queste, l'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze è l'unica struttura che raggiunge un livello di qualità molto alto; 17 strutture raggiungono invece un livello di qualità alto.

 

I migliori ospedali per i tumori

Nell'area della chirurgia oncologica, invece, il Pne ha analizzato 3 indicatori ed è stato applicato un vincolo per struttura di almeno 135 interventi annui per il tumore maligno della mammella, di almeno 85 interventi per il tumore del polmone e di almeno 45 interventi per il tumore del colon. Risultano 116 strutture con tutti e tre gli indicatori ma le 4 strutture con livello di qualità molto alta sono: Ospedale di Mestre, Azienda Ospedale Università di Padova, Stabilimento Umberto I - G. M. Lancisi (Ancona), Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma). Sono invece 28 le strutture valutate con livello di qualità alta.

Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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