Moretti, Rubinato e Pipitone:
il centrosinistra sceglie il rivale di Zaia
(ma nessuno lascerà la poltrona)

Sabato 29 Novembre 2014 di Alda Vanzan
Moretti, Pipitone e Rubinato
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PADOVA - Adesso la parola passa ai cittadini veneti del centrosinistra: saranno loro, domani, a decretare il successo o il fallimento delle primarie per la scelta del candidato governatore che dovrà vedersela con Luca Zaia alle elezioni della prossima primavera. Come finirà? Dipenderà probabilmente da quanta gente andrà a votare: se saranno pochi il risultato sarà quasi scontato, visto che la stragrande maggioranza dell’apparato del Partito democratico sostiene Alessandra Moretti (a proposito: ci sarà un seggio a Montecitorio per consentire ai parlamentari veneti di votare). Se, invece, ci fosse una miracolosa ressa ai gazebo, le previsioni potrebbero essere riequilibrate. Ed è quel che spera la deputata trevigiana Simonetta Rubinato. Per il terzo in corsa, il consigliere regionale dell’Idv, Antonino Pipitone, comunque vada sarà un successo.



Dunque, chi non c’era e chi non ha visto, sappia che chiunque vincerà domani le primarie, poi continuerà a tenersi il proprio incarico. Passi Pipitone che è in consiglio regionale, ma come faranno Moretti e Rubinato a dividersi tra il Veneto e Bruxelles o Roma? Rubinato ha rivelato che le tocca "non" dimettersi da parlamentare italiana: «La mia segretaria provinciale Pd mi ha chiesto di lavorare in Parlamento fino alle elezioni regionali, ma se il partito non mi chiede di restare non avrò alcun problema a dimettermi subito». La non risposta di Moretti («Ho dichiarato che in caso di vittoria resterò in Regione per cinque anni») conferma la stessa linea: dimissioni solo dopo le elezioni.



Chiunque vincerà dovrà mettersi a studiare. Seriamente. Perché se il più preparato (e a tratti spigliato) è parso Pipitone, per quanto Rubinato possa apparire "solida" (copyright di Paolo Giaretta) e Moretti bravissima a bucare lo schermo (capacità innegabile e oggi fondamentale), entrambe avranno il loro ben daffare per agganciare Zaia, almeno a guardare i recenti sondaggi. Se poi davvero il Pd vorrà tentare di conquistare il Veneto, dovrà coinvolgere il suo segretario. E non quello regionale.
Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 11:28

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