VENEZIA - Trascorso il secondo giorno di riposo, la carovana del Giro d'Italia si appresta a vivere una settimana decisamente impegnativa, caratterizzata dall'arrivo nel Nordest e dal tappone dolomitico senza più, purtroppo, il vicentino Brambilla in rosa dopo la crisi nel finale di tappa a Sestola.
Oggisi arriva in Veneto, con la Modena-Asolo. I primi 200 km sono totalmente pianeggianti; poi, arrivati a Maser, si affronta la salita breve ma molto impegnativa della Forcella Mostaccin (pendenze fino al 16%), con successiva discesa non semplice che porta alle colline di Monfumo e Castelcucco. A 5 km dall’arrivo si sale a Asolo con una rampa di 1000 metri che immette nel centro storico. Poi a gran velocità verso il traguardo.
Giovedì la dodicesima tappa porterà il gruppo da Noale a Bibione dopo 182 km riservati ai velocisti, essendo completamente pianeggiante. Nella prima parte si segue la Riviera del Brenta per poi entrare nel Trevigiano mediante strade statali. La corsa attraverserà Dolo, Mira, Mestre, Mogliano, Treviso, Oderzo, Motta di Livenza, Portogruaro e San Michele al Tagliamento. Giunti a Bibione, si affronterà un circuito di 8 km da ripetere due volte.
Venerdì giornata tutta friulana con la Palmanova-Cividale di 170 km, una tappa molto complicata, visto che si affrontano in sequenza 4 Gpm con pochi tratti di recupero: nell'ordine Montemaggiore, Crai, Cima Porzus e Valle, tutti caratterizzati da strade a carreggiata ristretta, pendenze elevate, innumerevoli curve sia a salire che a scendere. Al passaggio dell'ultimo Gpm mancheranno 14 km all'arrivo.
Il gruppo si trasferirà quindi in Alpago, dove prenderà il via il tappone dolomitico: negli ultimi 150 km si scaleranno sei passi, per complessivi 4700 metri di dislivello. Partenza da Farra, con passaggio a Ponte nelle Alpi, Belluno, Agordo, Alleghe e Arabba, da dove inizierà la scalata al Passo Pordoi. Seguono in rapida sequenza i Passi Sella, Gardena e il primo transito sulla linea di arrivo a Corvara. Si scalano quindi il Campolongo, il Giau (la salita più dura di giornata con 9% di pendenza media) e il Valparola.
Come non bastasse, il giorno seguente ci sarà la cronoscalata Castelrotto-Alpe di Siusi di 10.8 km, al termine della quale si potranno avere le idee più chiare sul possibile vincitore del Giro 2016
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