Regione scatenata, il Veneto a quota 4.000 tamponi. Zaia: «Piorità al personale sanitario»

Martedì 25 Febbraio 2020
Luca Zaia durante un sopralluogo alla Asl Euganea per l'emergenza coronavirus
1
VENEZIA - Coronavirus, il Veneto è già a 4mila tamponi analizzati.
Lo comunica il presidente del Veneto, Luca Zaia: 
«Sono stati effettuati quasi  4 mila tamponi, con priorità per gli operatori sanitari e i pazienti dell' ospedale di Schiavonia e di quelli di Venezia e di Dolo. Inoltre - aggiunge - una rete di presidi di emergenze nelle tende riscaldate della protezione civile nei presidi hub delle 9 Ulss per garantire un triage separato e 900 posti letto aggiuntivi qualora si verificasse un maggior afflusso di pazienti ai servizi di Pronto Soccorso, un ospedale svuotato e sanificato (Schiavonia) per fronteggiare eventuale picco di ricoveri, piena funzionalità in tutte le Ulss di reparti di terapia intensiva e messa a disposizione dei letti liberi in tutte le rianimazioni del Veneto, garantendo nel contempo il proseguo dell'attività trapianti. Queste - osserva - sono le principali misure adottate dalla Regione per prevenire e gestire focolai e contagi del virus cinese, seguendo le linee guida dell'Organizzazione mondiale della Sanità, dell'Istituto Superiore di Sanità e del governo. Misure alle quali - sottolinea Zaia - la Regione sta dando seguito, sul fronte sanitario, con l'acquisto di presidi sanitari come disinfettanti e mascherine ricorrendo a brokers d'Oltreoceano (la Cina, principale produttore, ha dato fondo alle scorte), potenziando con una quindicina di ulteriori operatori il numero verde attivato due giorni fa (solo ieri 4200 telefonate ricevute) e coinvolgendo i medici di medicina generale attraverso il triage telefonico nel primo screening dei potenziali pazienti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci