VENEZIA - Per la prima volta in Veneto tutti gli enti del Servizio sanitario regionale avranno una sola polizza assicurativa. Azienda Zero ha infatti bandito la maxi-gara da 52 milioni di euro che, fra durata, rinnovo e proroga, potrà valere per i prossimi 5 anni.
IL BANDO
Come riassume la delibera firmata dal direttore generale Roberto Toniolo, ha avuto una gestazione di quasi due anni la «procedura centralizzata per l'acquisizione, a lotto unico regionale, del servizio assicurativo per la copertura del rischio di responsabilità civile verso terzi». Trattandosi di una prima assoluta a livello veneto, lo scorso 13 ottobre è stato nominato un gruppo tecnico per la redazione dei documenti. Vista «la complessità della procedura di gara e della particolarità del servizio che ne costituisce l'oggetto», è stato necessario pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea un avviso di consultazione preliminare di mercato, con annessa bozza del modello di polizza, «invitando gli operatori economici interessati a formulare le proprie osservazioni in forma scritta sul valore stimato a base d'asta». Dopo il parere favorevole espresso il 21 marzo dalla Commissione regionale per l'investimento in tecnologia ed edilizia, è stata così fissata una durata di 32 mesi, con facoltà di rinnovo per altri 24 mesi e con opzione di proroga per ulteriori 180 giorni. Di conseguenza la base economica del contratto è stata quantificata in 52.828.902,50 euro, al netto delle imposte e dei contributi, di cui 27.266.530,32 per i primi 32 mesi, 20.449.897,74 per l'eventuale rinnovo e 5.112.474,44 per la proroga tecnica opzionale. Il servizio sarà comunque aggiudicato secondo il criterio del minor prezzo.
LA FRANCHIGIA
Rispetto alle differenze tra le varie aziende sanitarie e ospedaliere, che sussistevano quando ognuna faceva da sé, ora la franchigia sarà di 750.000 euro (prima per alcune era di 500.000). La definizione della cosiddetta Self insured retention è cruciale nella gestione dei sinistri. Sotto quella soglia, la singola Ulss liquiderà direttamente l'indennizzo con fondi propri, mentre la compagnia assicuratrice interverrà per gli importi superiori o in uno di questi casi: decessi con due o più richiedenti il risarcimento del danno, tetraplegia, danni cerebrali, danni a feti e neonati, invalidità permanenti dichiarate dal richiedente per danni pari o superiori al 50%. I massimali saranno di 10 milioni per ogni evento, con limite annuo aziendale di 30 milioni e regionale di 60 milioni.
GLI EPISODI
Molto spesso gli episodi di colpa medica vengono definiti con accordi transattivi di modesta entità, per cui l'azienda sanitaria o ospedaliera attinge alle proprie riserve di autoassicurazione. Nei casi più gravi, che generalmente sfociano in procedimenti giudiziari, entrano invece in gioco le assicurazioni. Alle Ulss 7 e 8 è successo però di dover provvedere direttamente in quanto alla compagnia romena Lig Insurance era stata revocata l'autorizzazione all'esercizio dell'attività assicurativa, tanto che era poi seguita la procedura di liquidazione. Solo l'azienda sanitaria di Vicenza si è ritrovata con 196 posizioni scoperte.
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