Sacile. Allarme pediatri: un solo medico per tutta la città da un mese

Martedì 25 Ottobre 2022 di Denis De Mauro
Allarme pediatri: un solo medico per tutta la città da un mese

SACILE (PORDENONE) - Ritrovarsi con un figlio piccolo ammalato e non avere un pediatra al quale portarlo è sicuramente l'incubo inconfessato di ogni mamma. Purtroppo, è il disagio patito da molte famiglie con bambini, perché sta accadendo da poco meno di un mese a Sacile. Ovvero, dal pensionamento della dottoressa Patrizia Schiaulini, il cui studio di vicolo Fornasotto ospitava fino ad un paio d'anni fa anche un secondo pediatra di libera scelta, il dottor Giuseppe Montanari, tra l'altro marito della professionista. Se non vi saranno sorprese, Sacile tornerà a contare due pediatre dai primi giorni di novembre, quando prenderà servizio un nuovo medico. Nel frattempo, nell'ultimo mese l'unica professionista operativa a Sacile è rimasta la dottoressa Raffaella Ganis, con ambulatorio in via Ettoreo 4.

Troppo poco per Sacile, anche considerato che ogni singolo pediatra per legge può occuparsi di un massimo di 800 piccoli pazienti, pur con alcune deroghe previste in particolari condizioni.


IL CONFRONTO
Facendo un paragone, San Vito con i suoi 15 mila abitanti ed un bacino servito di circa 45 mila utenti (utenti, non bambini), di pediatre di libera scelta ne conta ben cinque ... e mezza. Quattro in servizio ed una quinta pediatra in arrivo tra pochi giorni. Mezza perché alcuni casi della zona di San Giorgio della Richinvelda sono seguiti da una professionista spilimberghese. Il servizio è dunque assicurato senza soluzione di continuità. Anche l'area che include Sacile conta cinque pediatri di libera scelta, ma con Fontanafredda, Brugnera, Aviano e Caneva siamo un po' più numerosi: circa 56 mila abitanti. Non grandissime differenze, se solo fosse stato evitato l'evidente disagio della mancanza di una copertura del passaggio tra la pediatra in partenza e quella in arrivo.


BUONE NUOVE
Anche a Sacile infatti novembre porterà una buona notizia. Un nome nuovo: quello della dottoressa Giada Zanella, in procinto di lasciare a fine ottobre l'area sanvitese, dove ha sostituito una pediatra andata in pensione a Casarsa. Nel frattempo, per molte arrabbiatissime mamme sacilesi l'ultimo mese è stato una corsa tra Pronto soccorso pediatrico, uffici sanitari, professionisti a pagamento o di libera scelta ma con ambulatorio fuori Sacile. La signora Riccarda, ad esempio, ha scelto quest'ultima opzione: «Con il mio bambino di due anni e mezzo che non stava bene mi sono rivolta all'anagrafe sanitaria per capire lo stato delle cose, dopo di che ho scelto di usufruire di una professionista arrivata da poco a Fontanafredda, Angelica Velkoski che si è rivelata brava e molto sensibile. Rimarrò con lei».


LE SEGNALAZIONI
Un buon medico vale qualche chilometro in più sembra essere il pensiero di molte mamme sacilesi che hanno testimoniato in rete di aver optato anche loro per la professionista che opera nel paese vicino. È andata meno comoda invece alla coppia che, con la mamma reduce da un piccolo intervento programmato a luglio ma slittato a ottobre, ha visto il papà correre al Pronto soccorso pediatrico per la piccola febbricitante. Una scelta questa che è stata via obbligata anche di altri genitori. Qualcuno infine si lamenta di aver ricevuto la lettera d'avviso del pensionamento della dottoressa Patrizia Schiaulini solo ad ottobre inoltrato, quando lo studio era già chiuso, ma qui il problema sarebbe puramente postale. L'impressione che si ricava dall'intera vicenda è che ancora una volta non è stata perfetta la comunicazione tra pubblica amministrazione e cittadini. In questo caso per una figura, quella del pediatra, che è obbligatoria per legge. Ovvero, ogni bambino fino ai 6 anni d'età deve avere il suo dottore affinché possa accedere ai servizi garantiti dalla sanità pubblica. Sempre se mamma ne trova uno.

Ultimo aggiornamento: 17:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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