Dopo 18 anni lo chef Tomasini passa il testimone e affida Le Masiere a due budoiesi

Il ristorante avianese è ora nelle mani di Pierpaolo Chiaranda e Giovanni Bufalo

Giovedì 6 Aprile 2023 di Francesca Giannelli
Dopo 18 anni lo chef Tomasini passa il testimone e affida Le Masiere a due budoiesi

AVIANO - San Martino per il ristorante Le Masiere: arrivi e partenze nella festa di fine carriera. È lo chef Mauro Tomasini, anche titolare per 18 anni, ad aver chiuso bottega, si fa per dire, lasciando il suo ristorante nelle mani di due budoiesi, o quasi.

Pierpaolo Chiaranda, budoiese d'adozione, per aver guidato per anni l'osteria all'Oca Ubriaca nel centro pedemontano, chiusa dallo scorso ottobre e Giovanni Bufalo, lui budoiese di nascita e cuoco da sempre, tra Venezia e pordenonese oltre che proprietario di una piccola fattoria con animali da cortile in località San Martin a Dardago. Tra la bicicletta e la cucina, Tomasini non aveva tempo per altro, così la meritata pensione, dopo anni dietro i fornelli, è arrivata. È stata una grande festa, di saluto a clienti e amici che hanno sostenuto l'attività in questi anni. Un locale che si affaccia sulla provinciale della pedemontana, immerso nel verde, a pochi metri dal torrente Artugna, che segna il confine comunale tra Budoia e Aviano.


I RICORDI
E Tomasini ora ha anche il tempo per raccontarsi, ricordare la sua gioventù veneziana dietro i fornelli dei grandi ristoranti della Ciga Hotels: «È stato Ferdinando Alzetta a cedermi in prestito a Nicola Angelin, il papà dell'attuale sindaco di Budoia Ivo, e lì rimasi, assieme ai grandi... Egidio Bosser, Lucio Carlon, tutti. A Venezia sono stato bene, era come stare in una grande famiglia, tutta pedemontana. In pratica dalla pedemontana sono partito e poi sono ritornato». La passione per le due ruote, quelle a pedali e quelle a motore, ha segnato la vita del cuoco imprenditore, che in parte al ristorante ha fatto nascere un parco per insegnare a correre in mountain bike e un punto di sostegno per i ciclisti in difficoltà: «Assieme al Ciclotime di Pordenone e all'Acido Lattico team abbiamo iniziato le corse notturne nelle colline; adesso ci sono i corsi per i ragazzini, ai quali si insegna come correre sui sentieri e come rispettarli e rispettare l'ambiente». Poi la famiglia, il rientro in pedemontana, con la scuola alberghiera e l'esperienza dell'agriturismo Masaret a Polcenigo, che non ha trovato continuità. «Così sono arrivato ad Aviano, dove ho avuto la possibilità di costruire il locale, un ristorante fortemente legato al territorio». Ha imparato a intessere relazioni il giovane cuoco veneziano arrivato in pedemontana e lo ha imparato così bene che dopo dieci minuti ubriaca con la sua abilità di raccontare e di rendere vivo il passato ed emozionare con le sue avventure. Emozioni che Tomasini ha sempre offerto ai suoi clienti: «Sotto il nome Masiere, ho voluto scrivere genuine emozioni: sono quelle che ti restituiscono i clienti, quando ti ringraziano per quello che hanno assaggiato e ti assicurano che hai fatto ricordare i piatti che mangiavano da bambini dalla nonna, spero che i ragazzi vogliano lasciarla la scritta». Costanza nel lavoro e coerenza è questo il segreto di Tomasini, che promette di non abbandonare il suo locale e i nuovi gestori e assicura: «Le idee migliori mi sono venute pedalando in bicicletta, perché dalla bicicletta riesci a vedere la realtà dall'esterno, trovare risposte e consigli e capire gli altri».


I "NUOVI"
«Da Mauro abbiamo preso l'esperienza», dopo nove mesi di lavoro fianco a fianco Bufalo e Chiaranda sono pronti, assieme al cuoco e amico Eddy Pasin, a provare a offrire le stesse emozioni e gli gnocchi ripieni di ortica fanno ben sperare. «Stiamo prendendo contatti con le aziende del territorio: il formaggio di capra, le bufale, gli agricoltori... manterremo la tradizione delle Masiere, aumentando il legame con questa terra».
 

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