SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Un giardiniere in difficoltà economiche si era affidato a un falso procacciatore d'affari che gli aveva prospettato importanti contratti di lavoro in diverse ville di San Donà Piave. Era il 2010. Ha sborsato 50mila euro a titolo di provvigione, ma non ha firmato alcun contratto e ha perso tutti i soldi. Ieri, in Tribunale a Pordenone, il giardiniere di San Michele al Tagliamento ha ripercorso tutta la vicenda davanti al giudice Giorgio Cozzarini. A processo per l'ipotesi di truffa aggravata ci sono tre persone di Sesto al Reghena: Schamir Braidich (26 anni) e i fratelli Stefano e Damiano Salvador (36 e 43 anni), due posizioni marginali. Braidich deve rispondere anche di minacce.
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