Nel paese cercano un tabaccaio, ma solo se profugo invalido o mutilato

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Cristiana Sparvoli
Nel paese cercano un tabaccaio, ma solo se profugo invalido o mutilato
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PORDENONE - A Prata di Pordenone si può aprire una nuova rivendita ordinaria di generi di monopolio, a patto che si sia profughi, invalidi di guerra (oppure orfani o vedove di guerra), decorati al valor militare, invalidi o mutilati del lavoro. Sono queste le categorie a cui è riservato il concorso bandito il 17 gennaio 2020 dall'Ufficio monopoli del Friuli Venezia Giulia, Agenzia dogane monopoli, valido per 4 comuni della regione.

Il bando è stato pubblicato nel sito internet del Comune di Prata, in base al piano definitivo per l'istituzione di rivendite ordinarie del primo semestre 2020. Burocrazia ineccepibile. L'Ufficio monopoli di Trieste, ha ravvisato che nel comune di Prata - per la precisione tra via Antonio Durante e via Puia - c'è l'esigenza di aprire una tabaccheria, vista la distanze dalle altre rivendite e la presenza di diverse attività commerciali. Quindi, è stato messo in moto l'iter per nominare il gerente provvisorio dell'esercizio tramite concorso, seguendo alla lettera la normativa della legge 1293 - 12 dicembre 1958, e in particolare l'articolo 21 (che non è stato modificato in 62 anni): Nei Comuni con popolazione non superiore ai 30.000 abitanti le rivendite ordinarie di nuova istituzione sono assegnate in esperimento mediante concorso riservato agli invalidi di guerra, vedove di guerra e categorie equiparate per legge ed ai decorati al valor militare. Negli altri Comuni e nei capoluoghi di provincia le rivendite ordinarie sono appaltate in esperimento mediante asta pubblica.

CATEGORIE PROTETTE
Questo dice la legge 1293 del 1958. Se si aderisce fedelmente al bando pubblicato nel sito del Comune, potrebbe risultare alquanto improbabile, almeno dal punto di vista dell'anagrafe, la ricerca di gestore appartenenti a queste categorie protette. In particolare se cittadini della Repubblica Italiana che, fortunatamente, non è più in guerra da 75 anni. In ogni caso, tra i requisiti non è previsto il possesso della cittadinanza italiana. La priorità verrà data, in base a una graduatoria, a persone che dispongono del locale riconosciuto idoneo, a discrezionale giudizio dell'Ufficio. Ad avere la precedenza saranno i profughi, che erano però già intestatari di una rivendita di generi di monopolio nei territori di provenienza (se il profugo è deceduto possono concorrere il coniuge o uno dei figli). Gli altri ammessi dal bando, come detto, devono avere lo status di invalidi, orfani o vedove di guerra. Dato l'anno di promulgazione della legge, il 1957, si suppone che, all'epoca, il legislatore intendesse, con queste clausole, avvantaggiare chi era rimasto gravemente colpito dal secondo conflitto mondiale. E non si era dimenticato (nel comma C) nemmeno dei decorati al valor militare, inserendo comunque altre categorie di profughi o svantaggiati, come gli invalidi e mutilati del lavoro, con riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 40%, e le vedove di caduti sul lavoro. Tra tutti questi, avrà la precedenza chi, presentando la domanda, dimostrerà di possedere due dei tre titoli.

Quindi, se a Prata vivono dei profughi (categoria che oggigiorno potrebbe vantare il maggior numero di appartenenti) che nel loro paese di origine hanno lasciato una tabaccheria, e che sono anche invalidi, oppure orfani o vedove di guerra, si facciano avanti. La domanda va presentata, con tutta la complessa documentazione richiesta, entro il 4 marzo. Sono quattro le rivendite da istituire nel primo semestre 2020, stando: oltre a Prata, sono interessati anche i comuni di San Vito al Tagliamento, Martignacco e Capriva del Friuli. E per tutti vale lo stesso bando di concorso, con le condizioni risalenti a oltre sessanta anni fa. 
Ultimo aggiornamento: 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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