Auto sfrecciano come missili, scatta il controattacco: il Comune mette i radar

Mercoledì 1 Maggio 2019
Auto sfrecciano come missili, scatta il controattacco: il Comune mette i radar
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PORDENONE - Strade trasformate in circuiti di rally: scatta l'offensiva della polizia locale che, insieme all'amministrazione civica, ha pensato all'installazione dei velo ok lungo le strade cittadine dove gli automobilisti hanno il piede più pesante. Recepite le proteste e i timori di alcuni residenti, il comandante della polizia locale Stefano Rossi e l'assessore Emanuele Loperfido hanno deciso di prendere in mano la situazione. «Come prima cosa sottolinea Loperfido è stata implementata la presenza della polizia locale: quattro pattuglie stanno garantendo ormai da tempo un presidio capillare del territorio. I servizi di controllo attraverso il targa system stanno dando risultati più che positivi: da una parte di va a sanzionare chi circola sprovvisto di assicurazione o di revisione, dall'altra si fa prevenzione. E' stato constatato come la sola presenza dei vigili funga da dissuasore contro la velocità con la quale, spesso, si lanciano certi automobilisti».

I VELO OK
Evidentemente non basta. Entro la fine del 2019 potrebbero essere installati i velo ok: i contenitori arancioni, in grado di ospitare al loro interno un rilevatore di velocità, saranno una dozzina e verranno posizionati sulla base di uno studio globale che ha tenuto conto di alcuni fattori: incidentalità, intensità di traffico, segnalazioni ed esposti dei cittadini, riscontri provenienti dai servizi effettuati dalla polizia locale oppure dai carabinieri e dalla polizia. Dodici le strade sulla quali si potranno vedere le colonnine: viale Martelli, via Dogana, viale Treviso, via Revedole, Maestra Vecchia, Mestre, Montereale, Nuova di Corva, San Daniele, Vallenoncello e Villanova. Attualmente il controllo della velocità avviene attraverso l'utilizzo del telelaser. In caso di infrazione il veicolo viene fermato e la violazione viene immediatamente contestata. Controllare la velocità è diventata sempre più un'esigenza. «Tra le diverse cause degli incidenti annota il comandante Rossi - la velocità è il fattore più rilevante per la sicurezza stradale. Non solo perché può essere causa esclusiva di incidente ma perché spesso vi concorre e, sempre, ne aggrava le conseguenze».

LA MAPPA
Per poter valutare quali potrebbero essere le strade dove installare i velo ok, «prendendo in considerazione il solo dato dell'incidentalità e senza alcuna pretesa di validità statistica», sono stati esaminati gli incidenti stradali rilevati solamente dal personale della polizia locale tra il 2016 e 2017. Nel 2016 ne erano stati rilevati 257, tra i quali un mortale: 111 con lesioni e 145 con solo danni. L'anno successivo se n'erano verificati 229, tra i quali un mortale: 125 con lesioni e 103 con solo danni. Diversa, invece, la situazione nel 2018 che ha fatto registrare 308 sinistri, tra i quali due mortali: 147 con lesioni e 159 con solo danni. Un incremento considerevole. «A prescindere dall'installazione dei box e da una diversa metodologia d'impiego dell'apposita strumentazione ha ricordato il comandante - da sempre il comando è impegnato nel contrasto alle condotte di guida pericolose a tutela della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti. Un'attività che viene svolta nell'ambito di una programmazione e controllo della velocità, a rotazione, su quelle strade che, su segnalazioni dei cittadini o in considerazione della pericolosità della circolazione e loro caratteristiche (prive di marciapiedi, rettilinei senza rotatorie o altre dissuasori, assi stradali di ingresso alla città), si prestano ad essere percorse a velocità eccessiva».

IL COMUNE
Ora, sul fronte dei velo ok e della loro installazione, la palla passa al Comune. Dal canto suo la polizia locale è pronta già da tempo ad intensificare i controlli e a stanare i furbetti che, nonostante i limiti imposti dal codice della strada, continuando a pigiare forte sull'acceleratore. Per loro la stangata potrebbe essere dietro l'angolo.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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