Nuovo prefetto donna: da agente proteggeva Papa Francesco in Vaticano

Sabato 7 Luglio 2018 di Marco Agrusti
Nuovo prefetto di Pordenone Maria Rosaria Maiorino
2
PORDENONE E’ stata ribattezzata “La donna con la pistola”. Il suo compito era quello di proteggere Papa Francesco, dalla poltrona da dirigente dell’Ispettorato di pubblica sicurezza del Vaticano. Ieri Maria Rosaria Maiorino, 62 anni, ha saputo di dover prendere il posto di Maria Rosaria Laganà. Sarà il nuovo prefetto di Pordenone. Laganà ha invece ricevuto la nomina dal Consiglio dei ministri per la guida della Prefettura di Treviso.  Le date ufficiali dell’avvicendamento saranno rese note a breve. Maria Rosaria Maiorino arriverà in città direttamente dalla Città del Vaticano. Nata nel 1955 ad Amalfi, tre anni fa ha ricevuto l’incarico più importante e prestigioso della sua lunga carriera. L’Ispettorato di pubblica sicurezza del Vaticano è un servizio cruciale della polizia di Stato: si occupa direttamente della sicurezza del Pontefice durante le sue visite in territorio italiano, nonché della vigilanza di piazza San Pietro, d’intesa con le autorità della Santa Sede. La nomina che interessa Pordenone contiene anche un dato storico: Maiorino è infatti la prima donna poliziotto a diventare prefetto della Repubblica. La sua carriera è segnata da altri record: è stata la prima donna poliziotto a dirigere una squadra mobile, quella di Cagliari, è stato il primo questore donna di Palermo ed è stata la prima donna alla guida dell’ufficio che si occupa della sicurezza del Papa, assieme alla Gendarmeria Vaticana. Ha iniziato la sua carriera in Sardegna negli anni Ottanta, prima a capo della sezione Narcotici e poi come dirigente della squadra mobile di Cagliari. Nel suo curriculum anche gli incarichi da questore a Foggia e Grosseto, nonché quelli da vicequestore a Belluno e Bolzano. 
IL SALUTO
Maria Rosaria Laganà lascia quindi Pordenone dopo tre anni. Aveva assunto l’incarico il 29 giugno del 2015. «Lascio una città che era già bella e vivibile quando mi ha accolta - ha detto a caldo Laganà -. Compiendo nient’altro che il mio dovere l’ho fatta rimanere tale. Tre anni fa - ha fatto notare - appena arrivai notai immediatamente un clima di sfiducia a causa della crisi economica. Oggi invece vedo segnali di ripresa e un cauto ottimismo. Il Nord-est mi pare stia ripartendo». Poi il capitolo legato alla sicurezza. «Ho gestito l’emergenza migranti grazie alla collaborazione di sindaci e amministratori che con il tempo sono diventati veri amici. Mi hanno criticata per essere stata sia troppo morbida che troppo dura: in realtà sono stata sempre coerente». 
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci