Al Mattiussi-Pertini c'è una classe di geni: in 7 escono con il 100

Mercoledì 1 Luglio 2020 di Sara Carnelos
Studenti prima della maturità in una foto d'archivio
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PORDENONE - Una classe di geni, quelle che tutti i professori vorrebbero, eppure non si può nascondere che il lavoro degli insegnanti ha prodotto tali elevatissime performance. Parliamo della 5^C articolata dell’Isis Mattiussi-Pertini con ben quattro 100 e lode, 3 cento e altri voti altissimi dall’80 in su. Ci si chiede come sia possibile che tali eccellenze siano tutte concentrate in una sola classe dell’istituto Mattiussi.

UN SEGRETO SEMPLICE
La risposta la dà proprio una studentessa da 100 e lode, Elisa Bellotto, con una pagella di soli 9 e 10 e una promettente carriera dopo la laurea in Economia e management a Trento, dove si è recentemente iscritta. «L’essere una classe articolata ha funzionato – rivela Bellotto –; praticamente uniti (23 studenti, ndr) eravamo solo nelle ore trasversali, mentre in quelle di indirizzo e lingue eravamo divisi in base all’indirizzo scelto. I nostri docenti si sono focalizzati sul singolo studente, così le eccellenze hanno potuto migliorare le loro prestazioni e chi aveva più difficoltà riusciva a mettersi in pari. È stato un buon gruppo di lavoro, abbiamo studiato assieme anche in vista degli esami». Altro che classi pollaio e la volontà di eliminarle causa covid! L’esigenza di una didattica personalizzata dovrebbe essere sempre la bussola per il ministero dell’Istruzione a prescindere da una pandemia, perché l’apprendimento migliora quando si fa lezione con piccoli gruppi. Fare insieme italiano, storia, matematica, educazione fisica e religione e dividere in due la classe, secondo gli indirizzi di finanza e marketing e relazioni internazionali e marketing ha portato evidenti vantaggi per tutti. Infatti, oltre ai 100 e lode di Bellotto, Eleonora Santi, Noemi Baldo, Fiknete Bejtulai troviamo Linda Cappellari, Giorgia Salatin, Marika Scian con un meritato 100, Daniele Antoniolli con 95/100, Gaia Amoruso con 94/100, Alessio Masut con 90/100, Alan De Ros con 86/100, Luca Furlan con 82/100 Laura Cusan con 80/100, non sono nemmeno mancati i voti sopra al 70/100.

LA DIRIGENTE
«Una classe dalla perfetta sintonia – sostiene la dirigente Alessandra Rosset – tra allievi, corpo docente e famiglie. Una tale sinergia ha fatto in modo che tutti gli allievi seguissero i ragazzi “di punta”, con maggiori capacità. I docenti hanno lavorato in modo encomiabile ed invidiabile. I miei più sentiti complimenti vanno a questi studenti, agli insegnanti, alle famiglie che hanno creduto nella scuola. Il percorso va valutato in tutto il quinquennio, spesso c’è chi si arrende alle difficoltà nel biennio, ma se si ha fiducia nella scuola, questa viene bene riposta».

I RAGAZZI
Le pagelle dei 100 e lode sono state di alto livello tutti gli anni, questo vuol dire che impegnarsi costantemente alla fine dà buoni risultati. Tutti 10 e 9, tranne l’8 in inglese, per Noemi Baldo uscita con il massimo dei voti, lode compresa e la voglia di aprire un’attività di tipo commerciale. Palleggiatrice della squadra di Zoppola, Baldo si è scritta ad un Its di Udine sulla promozione turistica e del made in Italy.
«Sono soddisfatta del giudizio con cui sono uscita – riferisce Eleonora Santi, tutti 9 e 10 e 8 in educazione fisica –; pensavo ad un voto alto, ma la lode è stata una felice sorpresa». Santi è stata ammessa all’Università di Giurisprudenza a Trento; è una giovane impegnata, nuota e suona il sax soprano nella Filarmonica di Sesto al Reghena e nella banda di Porcia. Vite piene di soddisfazioni in questi giovani meritevoli, ad esempio Elisa Bellotto fa volontariato al Grest e catechismo durante l’anno, ma anche danza classica e contemporanea presso lo Studio Cargnini a Cordenons. Un esame tutto orale per questa particolare maturità. «Avevo tanta ansia prima di entrare - ricorda Fiknete Bejtulai - ma una volta entrata mi sono sciolta un po’ anche grazie al fatto che comunque c’erano i miei prof e non commissari esterni e ho acquisito sicurezza grazie alla possibilità di discutere all’inizio l’elaborato di economia aziendale. La parte che mi metteva più in agitazione è stata sicuramente la terza, quella in cui partendo da uno spunto bisognava collegare le diverse materie. Quando sono uscita ero felice per aver finito ma per altri versi anche un po’ triste». La tristezza per lasciare una scuola che un po’ è una seconda casa, ma anche per chiudere un capitolo della propria vita e aprire uno nuovo. Con il suo 100 e lode, dopo il viaggio in Svizzera, Bejtulai cercherà lavoro ed entrerà a tutti gli effetti nella vita adulta.
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