PORDENONE - All'ora dell'aperitivo, quando la città si stava piano piano riempiendo dopo un venerdì di lavoro e con tante persone già in ferie, sono scattati i controlli delle forze dell'ordine.
LA SQUADRA
Un servizio dedicato che senza clamore dia una mano a baristi e ristoratori, che in questa battaglia contro il Covid e a favore del rispetto delle norme hanno chiesto più volte di non essere lasciati soli. È questa la strategia messa in campo dalle forze dell'ordine per raggiungere due obiettivi: da un lato garantire la sicurezza all'interno dei locali, dove appunto è obbligatorio presentare un green pass valido, e dall'altro facilitare quella che a prima vista sembra un'operazione quasi impossibile, cioè controllare ogni cliente che mette piede in un bar, un ristorante, una palestra o una piscina.
Come detto, non si tratterà di un servizio isolato. I controlli dedicati al green pass e al rispetto della norma che lo rende obbligatorio, infatti, proseguiranno soprattutto durante tutto il fine settimana, quando la città si riempie maggiormente. Ma saranno possibili anche dei monitoraggi a campione tutti gli altri giorni della settimana.
LE SANZIONI
La norma legata all'uso obbligatorio del green pass in molti luoghi al chiuso segue più o meno l'impianto sanzionatorio dei tanti decreti emanati nel tempo dal governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Nel dettaglio e nel caso specifico, chi dovesse essere pizzicato all'interno di un locale senza essere in possesso del green pass valido (è possibile anche il controllo del documento d'identità), è passibile di una sanzione che va da un minimo di 400 a un massimo di mille euro. Rischiano la multa sia il cliente senza il green pass che il ristoratore o il barista che ha permesso l'ingresso delle persone senza la certificazione sanitaria. Nel caso dei gestori, infine, se la violazione si dimostrerà particolarmente grave o peggio reiterata, potrà scattare anche la chiusura temporanea del locale.