PORDENONE - C'è un indiziato per l'omicidio di Calisto Rosset, l'emigrante di 79 anni ucciso lunedì sera nel giardino di casa a Tiezzo e ritrovato martedì pomeriggio. È il fratello Corrado, l'ex muratore di 73 anni che si era asserragliato in casa dopo aver minacciato con un forcone i carabinieri che volevano avvisarlo della morte del congiunto. Ieri mattina, alle 9.50, i carabinieri della Compagnia di Pordenone hanno sfondato le due porte di accesso: lui era a letto, dormiva. Gli uomini del Roni, guidati dal maggiore Pier Luigi Grosseto, lo hanno portato in caserma lasciando che nella villetta cominciassero gli accertamenti della Sezione investigazioni scientifiche. Si cercava un'arma compatibile con le ferite trovate nel collo, volto e torace della vittima. In via Corva, però, non c'è alcuna britola o roncola o coltello con una lama ricurva. È stato setacciato senza alcun risultato anche il tragitto che Rosset faceva per raggiungere a piedi via Fossadella, dove abitava il fratello. Ma non è stata trovata alcuna arma da taglio.
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