AZZANO - Domani pomeriggio, nella tensostruttura dell'Oratorio Don Bosco, la comunità saluterà per l'ultima volta Andrea Sala Stanzia, papà di 49 anni che domenica si è spento all'ospedale di San Vito.
Andrea ha lottato come un leone, come era nel suo carattere, sperava di guarire, ma il destino gli ha riservato una sorte diversa, e in poco tempo lo ha strappato all'affetto della sua amata famiglia e degli amici. «Andrea era una persona davvero semplice che si accontentava di poco - lo descrivono gli amici - era onesto e vedeva tutto con una luce diversa. Aveva trovato lavoro alla Casa di riposo come addetto alle manutenzioni, ed era felice per la nuova occupazione e per l'orario flessibile. Ma poco dopo ha scoperto di essere malato. Siamo davvero sconvolti».
Lo ricorda in lacrime anche l'amico di sempre, Leo Del Bianco, titolare di un negozio per animali: «Andrea lo conoscevo da sempre, da quando giovanissimi ci si univa in gruppo per fare festa. Era una persona disponibile e sempre sorridente. Ho avuto l'onore di lavorare con lui, in serigrafia, era bravo e attento. Da giovani ci si riuniva in via Capo di Sotto per ascoltare musica e stare insieme. Se ne è andato da guerriero, combattendo, ma alla fine qualcuno lassù ha voluto diversamente. Arrivederci caro amico dai tratti di un angelo». Andrea tra i primi lavori, aveva svolto anche il panettiere, nell'allora panificio Garbo di Fagnigola. Ai funerali su richiesta della famiglia, non fiori ma eventuali offerte per la Fondazione bambini e autismo.