PORDENONE - Il personaggio non ha bisogno di presentazioni: si chiama Gabriel Omar di nome e Batistuta di cognome. Semplicemente uno dei più forti giocatori di calcio degli anni Novanta e Duemila. La Fiorentina, lo scudetto con la Roma, la parentesi buia all’Inter. Un mito con chiare origini italiane. Anzi, del Nordest. Ora un uomo che è tornato a vivere ad Avellaneda (Santa Fe, Argentina) e che sta puntando al Friuli e anche al Pordenone Calcio per un progetto dedicato ai giovani di una delle zone dell’Argentina a più elevata penetrazione di friulani emigrati. La bella notizia l’ha data il vicesindaco di Pordenone e parlamentare Emanuele Loperfido.
LA VISITA
Tra un incontro istituzionale e l’altro, Loperfido nella sua recente missione in Argentina si è fatto portare da uno dei suoi miti calcistici. E proprio dopo la stretta di mano di rito, con “Batigol” (questo era il soprannome di Batistuta quando giocava e segnava - tanto - in Italia) è nata la promessa di una collaborazione. Ed è spuntato il nome del Pordenone, oltre naturalmente a quello dell’Udinese. «Precisamente - ha spiegato Loperfido - ci siamo incontrati a Reconquista-. Lo spirito del patto è quello di una collaborazione tra enti di area vasta, come può essere anche Pordenone. L’idea è quella di realizzare grazie a Batistuta una scuola calcio in quella zona dell’Argentina. E ovviamente abbiamo pensato alla collaborazione con il Pordenone Calcio, nonché a un dialogo con la famiglia Pozzo per quanto riguarda l’Udinese».
L’ACCORDO
«Io e Batistuta - ha raccontato Loperfido al ritorno in Italia dopo la missione sudamericana - ci siamo presi questo impegno: portare avanti l’idea di una scuola calcio con il coinvolgimento delle squadre professionistiche del territorio friulano».
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