Finanzieri morti in montagna. Il grande cuore di Lorenzo Paroni, "il farmacista". L'arrampicata nel cuore, la fidanzata, la famiglia e gli amici

Venerdì 18 Agosto 2023
Finanzieri morti in montagna. Il grande cuore di Lorenzo Paroni

MONTEREALE VALCELLINA (PORDENONE) - Una persona solare. Un ragazzo sempre sorridente che aveva nel Dna la generosità. Fin da ragazzino, a parte le sue innate doti sportive - nel calcio e in svariate altre discipline eccelleva ovunque -, spiccava la sua inclinazione a mettersi al servizio degli altri. Diventato maggiorenne, e terminate brillantemente le superiori nel selettivo Tecnico industriale Kennedy di Pordenone, Lorenzo Paroni ha deciso di spendersi in prima persona per gli altri entrando a far parte del Soccorso alpino della stazione di Maniago, coniugando così la sua passione per la montagna con il desiderio di dare una mano a chi, in montagna, si trova in difficoltà.

Chi era Lorenzo Paroni

«Difficile trovare un aspetto negativo di un ragazzo che ti accoglieva con il sorriso - commenta il caposquadra del Cnsas, Gianni Del Ben -: è sempre stato un atleta da primato. Non ricordo mai una sua parola sopra le righe, un vantarsi di ciò che gli riusciva facile, come arrampicare, disciplina per cui stravedeva.

La natura in genere era il suo scrigno e infatti stava diventando guida alpina. Un giorno è arrivato in sede e ha annunciato trionfalmente di essere stato preso nella Guardia di Finanza, ma ci ha rassicurato: "Per voi ci sarò sempre"». Non è stata una promessa al vento: «Sebbene fosse stato assegnato al Soccorso alpino della Finanza, a Sella Nevea, e gli avessimo consigliato di mettere a disposizione la sua professionalità di tecnico per la stazione di Cave del Predil, ha voluto continuare a restare anche nella nostra chat: "Non si sa mai: magari sono a Montereale a trovare la morosa e scatta un allarme, così torno al vostro fianco"».

Finanzieri morti, l'ultimo saluto a Giulio e Lorenzo sarà insieme a Tarvisio

Ada De Biasio, vice presidente del Calcio Montereale, ricorda la sua correttezza: «Era l'icona del fair play: ha giocato da noi fino agli Allievi. In tanti anni mai una parola o un comportamento fuori posto. Ho sentito la mamma al telefono. Era impietrita. "Non mi rendo conto nemmeno io di cosa possa essere successo", mi ha detto.

Lorenzo lascia il papà Orlando, dipendente civile in pensione della Base Usaf, la mamma Maria Teresa Giacomello, punto di riferimento di uno studio cittadino di commercialisti, e la sorella Barbara. Il grande amore di Lorenzo era la fidanzata Elena Tius, farmacista, una sorta di filo rosso tra la sua vita giovanile e l'ingresso nelle Fiamme Gialle. Il militare si è infatti laureato in Farmacia come la fidanzata e la sua famiglia. Scuola finanzieri di Predazzo e poi il trasferimento a Tarvisio non hanno ostacolato il loro amore.

Cordoglio è stato espresso dal vice sindaco di Montereale Valcellina, Renato Borghese: «Siamo sbigottiti. Un ragazzo pulito, perbene, altruista. Una tragedia che la nostra comunità non riesce ad accettare. Non ci stupisce che sia morto in addestramento: era in perenne movimento e voleva perfezionarsi per farsi trovare pronto in caso di bisogno».

@ilgazzettino.it Sono morti in servizio, Lorenzo e Giulio, i due finanzieri alpinisti si addestravano sulla parete del Piccolo Mangart. Una roccia ha ceduto e li ha trascinati giù. I colleghi li hanno trovati senza vita alle 2.15 ancora legati in cordata alla base del monte. Il Friuli e l’Abruzzo piangono due figli della loro terra strappati troppo presto alla vita. #gazzettino #ilgazzettinoit #tarvisio #alpinismo #alpinisti #friuliveneziagiulia #fvg #pordenone #abruzzo #teramo #guardiadifinanza #fiammegialle #soccorsoalpino #finanzieri #udine #montagna #alpigiulie #alpigiuliefvg #scalare #scalata ♬ suono originale - Il Gazzettino

Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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