Zona gialla alle porte, il Fvg diventerà laboratorio del lockdown per i no-vax: ecco le regole

Domenica 21 Novembre 2021 di Marco Agrusti
Zona gialla alle porte, il Fvg diventerà laboratorio del lockdown per i no-vax: ecco le regole
5

PORDENONE - Il super Green pass, che poi altro non è che la concretizzazione dell'idea partita dal Friuli Venezia Giulia e dal presidente Massimiliano Fedriga, potrebbe diventare realtà non solo a partire dalla zona arancione, il vero spauracchio di tutti, ma addirittura dalla zona gialla.

Già nella settimana che inizierà domani il governo potrebbe decidere due cose: ridurre la durata temporale (a nove mesi e non più a un anno) del certificato verde e stabilire il famoso doppio binario in grado di distinguere tra popolazione vaccinata e platea di non protetti. E il Friuli Venezia Giulia in questo senso potrebbe fare da piccolo grande laboratorio nazionale.


PROSPETTIVA

La regione a meno di scossoni (positivi) entrerà in zona gialla dal 29 novembre e potrebbe già iniziare a sperimentare il doppio regime normativo, differenziato tra vaccinati e non. Questi ultimi si vedrebbero negare ad esempio la possibilità di sedersi in più di quattro persone al ristorante (se non conviventi) mentre in zona arancione rimarrebbero proprio fuori dagli stessi locali. Assieme al Fvg ci potrebbe essere la Provincia autonoma di Bolzano, ma quanto a regioni quello tra Trieste e Pordenone rappresenterebbe un caso unico a livello nazionale. Una sorta di test per il regime rafforzato di protezione. E il nodo sarebbe quello dei controlli: già adesso sempre meno locali chiedono il Green pass. Cosa avverrà con la certificazione forte?


IL BOLLETTINO

Intanto anche ieri tanti contagi in regione, ben 660 con 277 nuovi positivi a Trieste. Quattro i morti, due nel Pordenonese. Ancora in crescita i ricoveri. In Friuli Venezia Giulia su 8.190 tamponi molecolari sono stati rilevati 586 nuovi contagi con una percentuale di positività del 7,16%. Sono inoltre 17.801 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 74 casi (0,42%). Ieri quattro decessi: una donna di 90 anni di Muggia morta in una residenza per anziani, un uomo di 86 anni di Spilimbergo morto in una residenza per anziani, un uomo di 75 anni di Brugnera morto in ospedale e, infine, un uomo di 72 anni di Trieste morto in ospedale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 26, mentre i pazienti in altri reparti risultano essere 206. Lo comunica il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 3.926, con la seguente suddivisione territoriale: 882 a Trieste, 2.038 a Udine, 695 a Pordenone e 311 a Gorizia. I totalmente guariti sono 115.709, i clinicamente guariti 127, mentre le persone in isolamento risultano essere 5.550. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 125.544 persone (il totale dei positivi è stato ridotto di una singola unità a seguito della revisione di un test rapido) con la seguente suddivisione territoriale: 28.699 a Trieste, 55.387 a Udine, 24.401 a Pordenone, 15.323 a Gorizia e 1.734 da fuori regione. Relativamente ai casi registrati all'interno del Servizio sanitario regionale: nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina sono risultati positivi tre terapisti, due infermieri, un medico, un operatore socio sanitario e un tecnico; nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale tre infermieri, un medico e due operatori socio sanitari; all'Azienda sanitaria Friuli Occidentale un amministrativo e un tecnico. Per quanto riguarda infine le residenze per anziani, sono stati rilevati 8 casi tra gli operatori (San Giorgio di Nogaro, Muggia, Duino Aurisina, Gorizia e Rivignano Teor) e 6 tra gli ospiti (Trieste e Zoppola).

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci