Pordenone. Complicanze dopo il parto cesareo: embolia da liquido amniotico, rischio di morte del 60%. Mamma e bimbo salvati

Martedì 30 Gennaio 2024 di Redazione web
L'equipe dei medici insieme a Mamma Irene e il piccolo Gilbert

PORDENONEUna donna è stata salvata dopo essere stata colpita, durante il parto, da una embolia da liquido amniotico. Ne dà notizia l'azienda sanitaria. Decisivo l'intervento delle equipe del Dipartimento materno infantile e della Struttura di degenza ostetrica dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale. La donna, di nome Irene, già mamma di tre figli, è stata dimessa dopo due mesi di ricovero all'ospedale di Pordenone.

La gravidanza era andata bene - riferisce l'azienda - ma al momento del parto è stato necessario un taglio cesareo. Un intervento di routine usualmente senza problemi importanti, ma per Irene non è stato così. È insorta l'embolia: capita 2-6 volte ogni 100mila gravidanze. Il liquido amniotico entra in circolo durante il travaglio o il parto a causa un'ostruzione dei vasi polmonari. Se non riconosciuta, il rischio che la donna e il neonato muoiano è alto: fino al 60% dei casi per la donna in gravidanza e con un rischio di disabilità neurologica che supera il 10% nelle sopravvissute.

La pressione arteriosa è improvvisamente scesa, il respiro difficile, il cuore ha rallentato e si è fermato.

Si è attivata così la catena dell'emergenza: massaggio cardiaco, fluidi, inotropi, defibrillatore, ventilazione. La frequenza cardiaca è così finalmente ripresa. «Bisogna agire in fretta - precisano - e bisogna avere a disposizione tutto quel che serve, con equipe allenate formate da ginecologi, ostetriche, rianimatori, cardiologi, radiologi, cardiologi, infermiere. Senza guardare l’orologio e con tanta professionalità e dedizione».

Il nascituro è stato preso in carico, senza problemi, dall'equipe della neonatologia. La mamma è stata ricoverata per diversi giorni in rianimazione e sottoposta a tre interventi chirurgici«Lui ha fatto da subito del suo meglio per dare forza alla mamma ricoverata per molti giorni in rianimazione» riferisce l'azienda ospedaliera. E oggi, martedì 30 gennaio, Irene è tornata casa assieme a Gilbert, il suo bambino.

«Per Irene è una gioia immensa rivedere gli altri tre figli e condividere con loro il nuovo arrivato - raccontano dall'ospedale - Alla fine, è una bella storia da raccontare con mamma e bambino restituiti alla vita - affermano Roberto Dall’Amico Direttore del Dipartimento Materno Infantile di ASFO e la Dott.ssa Maria Maddalena Casarotto, Responsabile della S.S. Degenza ostetrica - È una gioia immensa, impossibile da descrivere, per chi lavora perché questo accada».

Ultimo aggiornamento: 19:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci