Quote latte, cooperativa stangata
Tredici anni per la bancarotta

Mercoledì 4 Dicembre 2013 di Cristina Antonutti
Quote latte, cooperativa stangata Tredici anni per la bancarotta
Condanna esemplare per la bancarotta fraudolenta della coop di produttori di latte Savoia Cinque con sede a Brugnera (Pordenone). Sebastiano Bedino di Trino (Vercelli) e l’ex europarlamentare leghista di Torre de’ Picenardi (Cremona), Giovanni Robusti, il 3 dicembre sono stati condannati dai giudici di Pordenone rispettivamente a 6 anni e a 7 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al risarcimento in separata sede della parte civile costituita con l’avvocato Alessandro Da Re. Erano accusati di aver distratto attraverso la cooperativa 80 milioni, somma che doveva essere versata ad Agea per i prelievi supplementari delle quote latte.



I difensori Paolo Botasso e Catia Salvalaggio non nascondono lo sconcerto. Dal Tribunale si attendevano una sospensione del processo, non una sentenza. Hanno depositato due decisioni con cui la Corte d’appello di Trieste assolve con formula piena Bedino e Robusti. Si tratta, in qualche modo, dei medesimi fatti. Dalle presunte cooperative fittizie dei produttori di latte, infatti, hanno origine tre processi: per truffa, per fatture false e per bancarotta fraudolenta.



In Appello la condanna a 3 anni e mezzo per la truffa delle quote latte ai danni dell’Ue è stata spazzata via. Annullata - il 24 ottobre scorso - anche quella a un anno e mezzo per le fatture false. E anche la confisca di 15 milioni di euro. I due legali hanno anche insistito sul nuovo scenario aperto a Roma grazie all’inchiesta sull’Agea, dove si punta l’indice contro i funzionari sospettati di aver gonfiato gli importi delle quote latte. «Torneremo in appello» afferma l’avvocato Salvalaggio.
Ultimo aggiornamento: 18:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci