Caso delle auto blu regionali, assolto l'ex assessore Paolo Panontin: «Io umiliato, finisce un incubo»

Martedì 11 Luglio 2023 di Redazione
L'ex assessore regionale Paolo Panontin

 Quella che lui non ha esitato a definire «una tortura», durava dal 2013, epoca dei fatti.

Dieci anni esatti, se si pensa che le accuse che pendevano sulla sua testa dalla Procura di Trieste si riferivano a episodi avvenuti tra il maggio e l’agosto del 2013. Ieri l’incubo è finito: l’ex assessore regionale e oggi consigliere comunale di Azzano Decimo Paolo Panontin è stato assolto in primo grado in Tribunale a Trieste. Il caso era legato all’uso dell’auto della Regione e nella stessa vicenda era finito anche il dipendente regionale Fulvio Spiz, pordenonese e al tempo autista di Panontin. È stato assolto anche lui per quattro dei cinque capi d’imputazione, mentre per il reato di truffa è intervenuta la prescrizione. 

LA SENTENZA


Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a due anni e nove mesi per Paolo Panontin e due anni e dieci mesi per Fulzio Spiz. Il collegio presieduto dal giudice Enzo Truncellito invece ha accolto praticamente in toto le tesi della difesa. Non ci fu peculato, non ci fu truffa in concorso, niente falso ideologico. Ipotesi di reato che non esaurivano il quadro dell’accusa nei confronti di Panontin. C’erano anche il peculato in concorso e il falso ideologico in concorso. L’ex assessore regionale della giunta presieduta da Debora Serracchiani è stato assolto perché il fatto non sussiste, mentre per l’accusa di truffa in concorso l’assoluzione è arrivata per non aver commesso il fatto. Per quanto riguarda l’autista della Regione Fulvio Spitz, l’assoluzione piena ha riguardato quattro dei cinque capi d’imputazione, mentre per la truffa è intervenuta la prescrizione. La stessa prescrizione che poteva attivarsi anche per quanto riguardava la posizione di Panontin. Invece il collegio che ha pronunciato la sentenza ha scelto l’assoluzione. Una formula che premia in tutto e per tutto la posizione della difesa, rappresentata per Panontin dall’avvocato Giovanni Borgna e per Spitz dal legale Walter Buttignol. A
Un pranzo a Muggia dopo il primo consiglio regionale della legislatura, altri viaggi a bordo della cosiddetta “auto blu” regionale. Le contestazioni mosse dalla Procura di Trieste erano tante. E le ipotesi di reato molto gravi. Si andava appunto dal peculato alla truffa, fino al falso ideologico. Secondo l’accusa l’utilizzo del mezzo della Regione era stato per così dire “esteso” a viaggi che invece non rientravano in toto nelle necessità di funzione dell’allora assessore della giunta Serracchiani. Tesi, queste, che ieri il Tribunale di Trieste ha ribaltato. «Ho vissuto dieci anni di tortura, di pena, di gogna. E ad ogni udienza la ferita si riapriva», - ha detto Panontin dopo la sentenza di assoluzione.

Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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