Guasto al tram, 200 passeggeri trasbordati sui bus

Venerdì 7 Febbraio 2020
Guasto al tram, 200 passeggeri trasbordati sui bus
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PADOVA - Nuovo stop al tram ieri mattina alle 7.30. Il mezzo, partito dal capolinea sud Guizza, stava per raggiungere Prato della Valle quando, all'altezza della fermata Diaz, i passeggeri hanno avvertito un forte odore di bruciato. La corsa è stata fermata è le circa 200 persone che a quell'ora erano a bordo sono state fatte subito scendere, tra le lamentele e le proteste di chi doveva recarsi a scuola o al lavoro.

L'ALLARME
L'odore di bruciato, ma le cause sono in corso accertamento, sarebbe stato causato da un problema ai freni. È è stata allertata la centrale che monitora le corse del tram e dal deposito della Guizza è partito un trattore per trainare il mezzo in avaria. Nel contempo sono stati predisposti sei autobus sostitutivi, per far proseguire la corsa ai passeggeri, che hanno comunque dovuto aspettare per il tempo necessario a far entrare in servizio gli autisti dei bus. Il guasto ha comportato la soppressione di circa 9 corse del Sir 1, che sono state effettuate con gli autobus, mentre lungo la direzione opposta, Pontevigodarzere-Guizza, il tram ha viaggiato regolarmente.
Il guasto di ieri mattina ha provocato particolari disagi considerata l'ora di punta e i numerosi utenti coinvolti. Ma, come denunciano alcuni sindacalisti, sono diversi gli inconvenienti che bloccano il servizio, costellando ormai quasi quotidianamente le corse del tram.

SEGNALAZIONI
A inizio settimana, per esempio, un convoglio ha dovuto più volte rientrare in officina a causa di un ruotino che non agganciava la rotaia, causa questa del deragliamento avvenuto alla guizza poco dopo la partenza dal capolinea nel giugno scorso.

MALFUNZIONAMENTI
Ma, rilevano sempre i sindacalisti, si sono manifestati nel tempo problemi di connessione tra i sistemi elettronici, il blocco del limitatore di velocità, il malfunzionamento delle luci degli scambi o dello scarico a terra dell'energia, ma anche problemi al pantografo che alimenta il mezzo nei tratti dove non vengono utilizzate le batterie. Tanti inconvenienti, viene rilevato, che anche se spesso non causano danni ai passeggeri, penalizzano però il servizio e i conduttori del mezzo.

ACCUSE
Situazioni che, sempre secondo alcuni sindacalisti, sono ben note ai vertici di BusItalia senza che vi sia un piano serio di intervento: «Sembra quasi si lavori solo per tamponare le emergenze, come quella appena verificatasi. I attendono ancora i risultati della Commissione nominata dall'amministrazione che doveva verificare lo stato di manutenzione dei mezzi, che intanto continuano a bloccarsi, come accaduto con il tram di Natale, fermatosi 24 ore dopo la sua corsa inaugurale».

Il rappresentante di Adl Cobas Stefano Pieretti: «Siamo alle solite, ancora una volta a fare le spese delle mancate manutenzioni dell'azienda sono gli utenti. Si pensa sempre solo ai profitti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Luisa Morbiato (Ha collaborato Alberto Rodighiero)
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