Un padovano su 4 vive solo, numeri in crescita anche fra i giovani: non si convive e non ci si sposa

Il dato fa quasi impressione e a Padova è più alto che in qualunque altra città veneta

Sabato 19 Agosto 2023 di Gabriele Pipia
Sempre più persone sole

PADOVA - Un nucleo familiare su due è composto da una persona che vive sola. Il dato fa quasi impressione e a Padova è più alto che in qualunque altra città veneta. Su 102.749 famiglie che abitano nel capoluogo troviamo infatti ben 48.379 residenti soli. Considerando il numero totale dei residenti, un padovano su quattro vive solo.

Il fenomeno è in continua crescita e coinvolge sia i giovani che gli anziani: la percentuale di persone sole sul totale delle famiglie è passata in vent’anni dal 37 al 48% e la tendenza porta a prevedere un continuo aumento. Uno scenario che sta mutando completamente le abitudini quotidiane e il mercato immobiliare. A Padova più che altrove.

I dati

I dati Istat basati sull’ultimo censimento completo della popolazione (2021) raccontano che in tutta la provincia vivono 400.290 famiglie e le persone sole sono 135.761. Parliamo del 34%, un numero in linea con la media nazionale. Nel capoluogo i dati sono ancor più aggiornati perché qui ci si può basare sull’ultimo report demografico del Comune. Le persone sole rappresentano appunto il 48% dei nuclei familiari e la città del Santo è davanti di pochi punti percentuali a Venezia e Verona. In fondo alla classifica c’è Belluno.

I motivi

La statistica è il frutto di diversi fenomeni. Da un lato l’allungamento della vita che porta sempre più anziani a vivere diversi anni soli dopo aver perso coniugi, fratelli e sorelle. Dall’altro la scelta di molti giovani di spostarsi soli nelle grandi città per lavorare. Vanno considerati anche l’aumento di coppie che scelgono di non convivere e il contestuale calo dei matrimoni. Risultato: l’Italia è sempre più un paese per single, soprattutto nelle grandi città.

La distribuzione

Concentriamoci proprio su Padova, dove l’età media dei residenti continua a crescere e oggi è di 47 anni (all’Arcella scende a 45, in centro storico sale a 49). Le persone sole sono distribuite soprattutto in tre fasce d’età: 25-34 anni, 55-64 anni e over 80. La percentuale degli under 24 si attesta invece al 2%. Il quartiere con il più alto numero di anziani soli è San Carlo mentre i giovani soli vivono principalmente all’Arcella e poi al Santo o al Portello.

Il fenomeno è minore (ma comunque in grande crescita) nei comuni di provincia e soprattutto nella cintura urbana di Padova, la zona preferita dalle giovani coppie per i costi immobiliari decisamente minori. Ecco quindi che ad Albignasego e Selvazzano la percentuale di persone sole sul totale dei nuclei familiari è del 31% mentre a Due Carrare si scende al 26%. Tra i comuni principali annotiamo il 32% di Monselice, il 36% di Este e il 35% di Piove di Sacco. Più bassa l’incidenza a Cittadella (29%), Camposampiero e Vigonza (entrambe 28%).

Ad Abano su 9.187 famiglie le persone sole sono 3.337, oltre il 36%. Il sindaco Federico Barbierato segue il fenomeno con grande attenzione. «Questa composizione dei nuclei familiari ha tante conseguenze anche per noi - riflette Barbierato -. Molte di queste persone sono anziane che magari non hanno figli o hanno i figli lontani. L’impegno dei servizi sociali aumenta e spesso per chi è solo aumenta anche il carovita. In Italia c’è una scarsità di misure ad hoc per queste famiglie sole ma la percentuale aumenta di anno in anno. Queste persone vanno accompagnate e quelle non autosufficienti vanno aiutate con provvedimenti specifici. Il nostro sistema nazionale premia le famiglie numerose ma deve occuparsi anche di questa evoluzione». Stanno aumentando pure i nuclei familiari composti da un genitore solo con uno o più figli. «Anche queste sono necessità particolari che dobbiamo affrontare - conclude il sindaco di Abano -. I Comuni sono come un pronto soccorso, non possono girarsi dall’altra parte ma non sempre hanno gli strumenti che servono per seguire al meglio queste situazioni».

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