PADOVA - «Come ci dobbiamo comportare in caso di sopravvenute condizioni che non consentano la prosecuzione del servizio? Ci riferiamo, in particolare, al caso in cui durante lo svolgimento dell’attività di somministrazione, sopraggiunga, ad esempio, un temporale o un forte vento, che di fatto rendano impossibile continuare a somministrare all’aperto. In tal caso, a nostro avviso, le “cause di forza maggiore” dovrebbero poter consentire di proseguire il servizio all’interno dei locali, anche per evitare di dare un disservizio ai consumatori». È questa la domanda dell'Appe di Padova (Associazione provinciale pubblici esercizi) ha rivolto al prefetto Renato Franceschelli. Il quale ha risposto in maniera tale da lasciare aperto uno spiraglio alla possibilità di far entrare i clienti già presenti nei locali al chiuso. «Si precisa che le cause di forza maggiore andranno valutate caso per caso dai singoli organi accertatori - replca il prefetto - e non potranno essere predeterminate a priori in via generale e astratta». Insomma, spetta alle forze dell'ordine valutare se multare o meno l'esercente. E forse sabato scorso a Verona la trattoria La Molinara avrebbe potuto evitare la chiusura di 5 giorni e la multa di 400 a cliente per aver fatto accomodare gli avventori nelle sale interne per un improvviso acquazzone.
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