Firmato il protocollo per il ponte dei record sul Brenta: sarà il più lungo d'Italia

Firmato il protocollo, sorgerà sul Brenta nel Padovano

Sabato 5 Giugno 2021 di Mauro Giacon
Il nuovo ponte ferroviario sul Brenta
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PADOVA  - Sarà il ponte ferroviario a campata unica più lungo d'Italia. Cento metri. Stiamo parlando del ponte sul Brenta che la Regione e Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS italiane) contano di costruire grazie al Protocollo d'intesa siglato in questi giorni.

Il ponte porterà al raddoppio dei binari fra Padova e Vigodarzere, sulla linea Padova Castelfranco Veneto Montebelluna, grazie ad un finanziamento promosso dalla Regione di 40 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc).


I BINARI

In particolare il raddoppio dei binari partirà da dopo la tangenziale nord sulla linea che lambisce il confine ovest dell'Arcella all'altezza del capolinea nord del tram e arriverà fino alla stazione di Vigodarzere, coinvolgendo circa 2 chilometri di tracciato. L'opera potrebbe essere realizzata entro 24 mesi.
La Regione ha sviluppato negli ultimi due anni il progetto esecutivo con proprie risorse. Il progetto della Net engineering di cui è presidente Giovanni Battista Furlan già autore del progetto del viadotto Darwin è stato depositato dopo un lungo studio. Terminata questa fase ora con la firma del Protocollo, Rfi si occuperà della costruzione del nuovo ponte. L'intervento è necessario per adeguare a doppio binario l'attraversamento ferroviario del fiume Brenta che rappresenta ad oggi l'ultimo tratto a binario unico della linea Padova Castelfranco, e costituisce quindi un cosiddetto collo di bottiglia che influisce sulle prestazioni generali della linea. 


IL PRESIDENTE ZAIA
«Dedico questa opera fondamentale e attesa a tutti quelli che continuano a parlare ogni giorno delle infrastrutture venete, ma da bordo campo - dice il presidente del Veneto, Luca Zaia - la Regione ha sviluppato il progetto esecutivo, trovato i finanziamenti e in sinergia con Rfi restituirà al territorio un'opera di cui c'è assoluta necessità per garantire al traffico ferroviario di assolvere sempre di più al proprio compito, che è quello di spostare cose e persone sempre meglio e sempre di più, in maniera sostenibile e rispettosa dell'ambiente».
Il progetto esecutivo per il raddoppio dell'attraversamento ferroviario del fiume Brenta rappresenta uno degli interventi più significativi nell'ambito dell'attuazione del Sistema ferroviario metropolitano regionale del Veneto (SfmR), in quanto si appresta a completare la configurazione a doppio binario dell'intera linea Padova Castelfranco Veneto che insiste su un corridoio merci internazionale di primaria importanza: l'Adriatico-Baltico.
«Ma aldilà delle caratteristiche funzionali del progetto e della sua importanza strategica, il Ponte ferroviario sul Brenta presenta delle peculiarità tali da renderlo a tutti gli effetti un ponte da record» dice Furlan.
La tipologia strutturale è quella del ponte in acciaio ad arco a spinta eliminata, con una pendinatura tra arco e catena ad interasse di 4 metri. L'altezza massima della struttura è pari a 22.90 metri. La struttura in acciaio corten consentirà un adeguato inserimento paesaggistico dell'opera, conferendo all'intervento un'omogeneità materico-cromatica.
«Sottolineiamo con soddisfazione il vivo apprezzamento espresso da Rfi già al termine della precedente fase di progettazione definitiva nei confronti del livello qualitativo del nostro prodotto continua Furlan un progetto che, oltre a simboleggiare il conseguimento dell'ennesimo primato da aggiungere al variegato palmarès del gruppo Net, contribuirà ad accorciare e rendere più certi i tempi di percorrenza sulle direttrici Padova-Castelfranco e Padova-Cittadella».

 

Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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