Calcio Padova. L'ennesimo pareggio: «Abbiamo smesso di pressare e ci siamo abbassati troppo»

La vittoria a Novara evidentemente non ha cancellato certi fantasmi nella squadra come si sperava

Lunedì 6 Marzo 2023 di Andrea Miola
La partita

PADOVA - Non può che lasciare con l'amaro in bocca il pareggio ottenuto dal Padova con il Piacenza, il secondo di fila all'Euganeo contro una formazione che occupa l'ultimo posto in classifica, indice di una squadra che ancora fatica a trovare una propria dimensione e continuità. «Una partita che avevamo in gestione noi - commenta il tecnico Vincenzo Torrente - grazie a un buon primo tempo in cui avevamo giocato, segnato, colpito una traversa e concesso solo qualche situazione da palla da fermo. Nella ripresa l'inizio è stato anche positivo, ma poi abbiamo smesso di giocare, palleggiare e di pressare, abbassandoci e subendo un gol che si poteva evitare. Ci vuole più attenzione e in queste partite bisogna fare risultato pieno per cui l'umore del momento è quello che è perché mi aspettavo qualcosa in più». Così prosegue l'allenatore: «Dopo il pareggio del Piacenza la reazione comunque c'è stata, anche se non sempre pulita nel gioco e potevamo ancora riportarci avanti con le due palle gol di Russini e quelle di Bortolussi e Liguori, ma il punto è che a un certo punto dell'incontro sono subentrate delle paure e incertezze, soprattutto in occasione della rete loro.

Non possiamo prendere sempre gol, il problema è che ci succede a ogni partita, ci lavoriamo ma, come gli avversari salgono su, arrivano distrazioni ed errori che in questo momento non ci possiamo permettere. Era già successo su una precedente palla inattiva e ci è andata bene con Donnarumma che ha fatto un ottimo intervento».

Sbaglio collettivo

Questa l'analisi sulla dinamica dell'1-1 emiliano che non vede il solo Vasic, anticipato di un soffio da Gonzi, dietro la lavagna: «É stato un errore di reparto perché l'attaccante subentrato ha svirgolato palla che è andata a finire sul secondo palo. Sul cross però la linea deve marcare e abbiamo pagato». La vittoria a Novara evidentemente non ha cancellato certi fantasmi nella squadra come si sperava: «Rispetto a quella gara la differenza è che questa volta le azioni le abbiamo create ma non concretizzate, mentre in Piemonte sono stati realizzate tre reti su quattro tiri in porta, ma è in particolare nella fase difensiva che si deve stare più attenti». Nessun successo casalingo nel 2023 per i biancoscudati. Euganeo maledetto? «No. Dipende sempre da noi, da quello che facciamo e dal nostro atteggiamento. Mi spiace soprattutto per i tifosi che ci hanno dato una mano». Quello con il Piacenza è l'ottavo pareggio per il Padova gestione Torrente e il tredicesimo nell'intero campionato: «Ci vogliono più personalità e io parlerei di coraggio nel tentare delle giocate e osare di più a costo di sbagliare; poi c'è questo timore di non farcela e di non vincere in casa che un po' condiziona. Purtroppo stiamo sempre a commentare delle partite in cui, come questa, meritavamo spesso i tre punti, ma se non le chiudi o subisci gol finisce così. Prendo l'aspetto positivo che in casa, rispetto al passato, è stato costruito un maggiore numero di occasioni per fare male. Il tridente con De Marchi aiuta molto Bortolussi, dandogli spazio, fermo restando che a volte potranno anche giocare gli esterni con una posizione più accentrata». Analogo stato d'animo per Roberto Crivello. «Purtroppo ripetiamo nuovamente le stesse cose commenta - e commettiamo gli stessi errori. Non basta quanto stiamo facendo, c'è da stare uniti e compatti e dare di più. Se si prende spesso gol, al di là della singola situazione, c'è qualche problema, magari concentrazione o cattiveria che dobbiamo eliminare più in fretta possibile perché così non si può andare avanti». L'esterno sinistro l'anno scorso giocava nel Palermo, non troppo brillante nella stagione regolare, ma poi promosso in B ai play off: «Ne ho parlato anche con i compagni, vedo veramente la stessa situazione nel senso che fino all'arrivo di Baldini eravamo, come il Padova, una squadra forte ma non continua. Se riusciamo a svoltare io penso sempre positivo, però lo dobbiamo fare». 

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