Calcio. Beffa nel recupero, il Padova perde la prima partita in casa

Rocca scavalca Donnarumma con un preciso diagonale dopo un tiro deviato: la rete ospite al 92' decide una partita in cui i biancoscudati meritavano di più

Lunedì 24 Ottobre 2022 di Andrea Miola
Padova-Novara allo stadio Euganeo

PADOVA - La prima sconfitta in campionato all'Euganeo, terza complessiva, ha il sapore della beffa, maturata a tempo scaduto al termine di una gara nel complesso ben giocata in cui l'undici biancoscudato avrebbe sicuramente meritato di più. Complimenti al Novara che, pur reduce da tre sconfitte, ha giocato con il piglio giusto, vedendo premiata la volontà di non accontentarsi del pareggio, con una rete arrivata in maniera fortunosa ma cercata con maggiore determinazione e lucidità rispetto al Padova che, dopo il pareggio di Ceravolo nella ripresa, ha perso brillantezza e vigore. Un ko che lascia grande amarezza ma che non cancella quanto di buono finora esibito dalla squadra, che lunedì prossimo avrà occasione di rifarsi nel posticipo a Piacenza. Il tecnico Caneo torna ad avere a piena disposizione De Marchi e Liguori, ma solo il primo viene inserito nell'undici di partenza.

Alla terza gara in otto giorni, qualche novità anche negli altri reparti, con il ritorno di Gasbarro nel terzetto difensivo e quello di Jelenic, schierato da mezza punta sinistra, con il ritorno al 3-4-2-1. In mediana, assente Dezi, Franchini viene preferito ancora a Radrezza e conferma a sinistra per Zanchi.

A viso aperto

Partita vivace e divertente sin dalle prime battute di gioco, tra due squadre che si affrontano a viso aperto, cercando la porta avversaria, con continui capovolgimenti di fronte. Il Padova punta soprattutto sulla profondità e sulle accelerazioni di Piovanello, ma i piemontesi, anche quando agiscono di rimessa, creano quasi sempre situazioni potenzialmente pericolose. Il portiere ospite si fa trovare pronto sui tentativi di De Marchi e Piovanello, ma l'occasione più grande è sul sinistro di Jelenic che, su assist di Zanchi a chiudere una bella azione manovrata, non trova per un niente il secondo palo. Lavoro anche per Donnarumma: dopo una conclusione pericolosa di Calcagni che non trova la porta, è costretto agli straordinari sui tentativi dalla lunga distanza di Galuppini su punizione e Bortolussi.

Rimbalzo maligno

L'estremo biancoscudato, però, si fa sorprendere alla mezz'ora, forse ingannato dal rimbalzo a ridosso della porta, da una conclusione potente da fuori dello stesso Galuppini che, lasciato colpevolmente libero di calciare, rompe l'equilibrio. Nel frattempo un risentimento muscolare chiude la partita di Valentini, rilevato da Ilie. Immediata la reazione del Padova che nell'arco di un minuto sfiora per due volte il pareggio, prima con un'azione insistita in area e poi con il nuovo atto del duello personale tra Piovanello, ottimamente servito all'indietro da Vasic dopo una discesa sulla destra, e il portiere che rimedia con il piede, per poi ripetersi sul missile dal limite di Jelenic. É l'ultima emozione di una frazione di gara che stona solo sul piano del risultato. Subito in avanti nella ripresa Jelenic e colleghi che guadagnano metri, conquistano piazzati e provano a colpire con Piovanello e Franchini che non inquadrano la porta. Poi Caneo cambia completamente l'attacco, inserendo Ceravolo, Liguori e Russini e arretrando a sinistra Jelenic al posto di Zanchi, mossa che dà effetto immediato perché proprio Ceravolo, perfettamente lanciato da Franchini, non dà scampo con un destro d'anticipo al prima insuperabile Desjardins. Insistono i biancoscudati che però poi rischiano in contropiede una nuova doccia fredda.

Tanta fatica

Decisivo questa volta Donnarumma che con la mano di richiamo dice no a Buric, con il nuovo entrato Lisboa che sulla ribattuta calcia incredibilmente fuori. In questa fase del match la fatica per gli impegni ravvicinati inizia a farsi sentire e incide sulla lucidità delle due contendenti, con il Padova che si affaccia all'area avversaria con una manovra meno lineare e ordinata e il Novara incapace di sfruttare le situazioni uno contro uno che in avanti si vengono più volte a creare. Il pari sembra scolpito nel marmo quando un difensore ospite ribatte il tiro a botta sicura di Liguori e invece la beffa arriva a tempo scaduto, con Rocca che supera Donnarumma dopo un tiro del neoentrato Gonzalez che rimpalla su Calabrese, a sua volta entrato nel finale.

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 02:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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