Spritz con Aperol “tarocco” al bar Pani: il gestore, ex parlamentare Lega, nei guai

Sabato 5 Giugno 2021 di Marina Lucchin
Spritz con Aperol “tarocco” al bar Pani: il gestore, ex parlamentare Lega, nei guai
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PADOVA -  Spritz, ma con l’Aperol “tarocco”, e birre in frigo, ma scadute. Per questo il titolare del bar Pani di via Marsala, l’ex parlamentare della Lega Vittorio Aliprandi, finisce nei guai. La scoperta l’hanno fatta i poliziotti delle Volanti e della Scientifica, assieme alla squadra attività produttive della polizia locale con un’unità cinofila antidroga giovedì pomeriggio quando hanno fatto scattare un controllo all’interno del locale, intorno alle 18.30.
Identificato il titolare, una dipendente, quattro clienti che consumavano all’interno del bar e altri quattro che invece erano seduti ai due tavolini all’esterno.
La polizia locale, mentre quella di Stato identificava i presenti, ha invece effettuato un’ispezione interna riscontrando alcune situazioni igienico sanitarie da approfondire con ulteriori sopralluoghi tecnici. 

LA SCOPERTA

Inoltre dietro al bancone di mescita, nel frigorifero, sono state trovate 101 bottiglie di birra di varie marche scadute, mentre diverse bottigliette d’acqua, sempre scadute, sono state rinvenute in parte accatastate nel cavedio esterno, esposte agli agenti atmosferici, e in parte nel frigo espositore all’interno del locale.
Sul retro del bancone di mescita la polizia locale ha notato anche 4 bottiglie di vetro del noto aperitivo “Aperol”, ingrediente fondamentale dello spritz, apparentemente integre. 
Da un’accurata verifica però si è scoperto che invece erano state manomesse, in quanto utilizzate per travasare di nascosto all’interno un’altra bevanda, sempre di colore rosso e della stessa gradazione alcolica dell’Aperol, ma di valore commerciale differente.


A conferma, sia nel retro bancone che nel magazzino interrato del locale, sono stati rinvenuti l’imbuto utilizzato per riempire le bottiglie vuote e i contenitori della bevanda utilizzata al posto dell’Aperol. Dato quanto accertato Aliprandi, in quanto titolare, è stato denunciato all’autorità Giudiziaria per il reato di frode nell’esercizio del commercio, mentre la merce scaduta è stata sottoposta a sequestro amministrativo per la violazione del Dlgs 231/2017.
Non sono rari i casi di gestori che “travasano” alcolici da bottiglie di sottomarche a bottiglie di prodotti premium o che vendono distillati o vini contraffatti spacciandoli per autentici. Comportamenti fraudolenti che però, se scoperti, si pagano a caro prezzo.

Se si è ritenuti responsabili di questo delitto, si rischia la pena della reclusione fino a due anni ed una multa fino a 2.065 euro. 

Ultimo aggiornamento: 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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