Orge e scambi di coppia: nelle ville
sui Colli il bunga bunga made in Padova

Sabato 29 Gennaio 2011 di Matteo Bernardini
(archivio)
PADOVA - Chi pensa che il bunga bunga si consumi solo ad Arcore e sia recente prerogativa principale della nostra stressata classe politico-dirigente (vedi le ultime note vicende legate all’ex assessore comunale-vigile leghista di Barbarano Vicentino, Alessandro Costa, finito in manette per aver organizzato un giro di escort) si sbaglia. Le pratiche orgiastiche, le indigestioni sessuali, consumate spesso in dimore di lusso alle porte di Padova o sui Colli, ci sono e ci sono sempre state. Parola di esperti del settore, che ogni sera il mondo del sesso e della trasgressione lo vivono da vicino.



«Più che Bunga Bunga forse è meglio lo si chiami per quello che realmente è: orge - spiega il gestore del club privé Fantasy di Boccon di Vo, locale in cui si pratica lo scambio di coppia -. E allora non c’è nulla di cui stupirsi perché determinate pratiche sessuali, nella abitazioni private, sono sempre esistite. Non c’è nulla per cui gridare allo scandalo. Nel nostro locale vengono solo coppie che vogliono vivere il loro desiderio sessuale in maniera diversa, quindi niente escort e niente a che vedere con tutto ciò di cui si legge in questi giorni sui giornali». Però dietro alla trasgressione "normata" esiste un sottobosco di incontri privati, cene, e feste che finiscono in ammucchiate, più o meno selvagge, in cui magari non manca la "coca".



Ma sulle pratiche erotiche degli italiani interviene anche Augusto Pistilli, presidente nazionale della Federsex (la Federazione del sesso, che conta, dal 1993, oltre un milione e mezzo di iscritti, 175 club associati in Italia, e circa cinquemila in tutto il mondo). «La sessualità non è né di destra né di sinistra - sottolinea - è dentro tutti noi, quindi è inutile scandalizzarsi per i bunga bunga perché così facciam tutti». O quasi, nonostante Pistilli consideri chi si estranea dalla "lotta" un ipocrita. «Perché - riprende - l’unica differenza tra chi pratica e vive il sesso in una determinata maniera e chi non lo fa sta solo nella maschera che si decide di indossare. Ci sono persone che la buttano, altre invece che se la tengono stretta. Invece la sessualità è una risorsa. È il fiorire del divertimento».



E anche il ruolo della donna, secondo il presidente di Federsex è molto diverso da quello che in realtà sta emergendo nei resoconti delle cronache di questi giorni. «La sessualità di fatto è uomo/donna - afferma Pistilli - e la donna rappresenta il 50 per cento della complicità che si instaura in determinati rapporti e occasioni. Quindi usciamo per favore dagli schemi che ci stanno propinando, perché quello a cui stiamo assistendo è il festival dell’ipocrisia».



Intanto a Padova c’è anche chi al Bunga Bunga sembra voler trovare rimedio a modo suo. È la ferramenta Griggio di piazza Eremitani. Che tra i suoi prodotti annovera anche la cintura di castità per "lei", ma anche per "lui". «Bè, in in questo momento abbiamo solo quelle per gli uomini», sottolinea il titolare. Insomma donne, se avete qualche sospetto, affrettatevi e comperate la "cintura" per il vostro lui, siete ancora in tempo.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 18:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci