Delitto di Bovolenta, le famiglie di Sara e Alberto: «Adesso basta con quest’odio»

Lunedì 4 Marzo 2024 di Cesare Arcolini Nicola Benvenuti
Sara Buratin

BOVOLENTA - «Uniamoci nell’amore e dimentichiamo la parola odio». La famiglia di Sara Buratin e quella di Alberto si stringono insieme per lanciare un messaggio a tutti attraverso il sindaco Anna Pittarello, rafforzato ancora di più dalle parole della mamma del 38enne, che si appella agli uomini: «Non abbiate paura di mostrare le vostre fragilità, questo sì potrebbe servire a salvare altre donne».

Parole di unità, perdono e comprensione, perchè quello che è accaduto a Sara non capiti ad altre ragazze. Intanto a Bovolenta, ma anche in molte altre chiese del Conselvano e del Piovese, ieri mattina si è pregato per ricordare sia Sara, la vittima, che Alberto, che l’ha assassinata.

IN CHIESA

Nella messa di sabato sera e nelle due della mattina, alle 8.30 e alle 10.30, il parroco di Bovolenta don Lodovico Casaro ha invitato i presenti prima della benedizione finale a un momento di raccoglimento per ricordare sia Sara che Alberto con la recita dell’Eterno riposo, seguito dall’Ave Maria e dal Padre Nostro per le famiglie. 
«Le famiglie stesse ci hanno chiesto la sobrietà e dobbiamo loro questa forma rispettosa di vicinanza con la preghiera e anche con il silenzio, che dovrà essere continua e proseguire anche dopo il momento presente», sottolinea don Lodovico. All’uscita della messa principale, quella delle 10.30, numerose le famiglie con i bambini che si stanno preparando a ricevere i sacramenti, i commenti sui fatti accaduti sono tutti nel senso della grande sorpreso e sgomento piombati d’improvviso sulla comunità. 
«Martedì scorso era la festa del nostro patrono, San Gabriele dell’Addolorata, ed eravamo in chiesa a pregare, quando siamo stati raggiunti dalla tragica notizia di ciò che era successo a Sara» racconta Lucia. Che aggiunge: «Io abito poco lontano dalla casa della mamma Maria Grazia e prima di andare in chiesa ho visto un’ambulanza ferma davanti alla sua abitazione in viale Italia, tutti eravamo convinti di un malore della nostra vicina, che pochi mesi fa ha perso il marito, ma avremmo pensato a una tragedia quale quella di cui è stata vittima Sara. Siamo tutti ancora sconvolti e non riusciamo quasi a renderci conto, anche perché Alberto era una persona tranquilla e i Pittarello sono persone stimate da tutti in paese». 
La domenica, anche nelle parrocchie vicine a Bovolenta, è trascorsa con un pensiero e una preghiera nelle messe festive: così ha fatto don Francesco Dal Sasso, vicario parrocchiale di Legnaro e Polverara, ma anche in duomo a Conselve i celebranti hanno ricordato Sara e Alberto. In particolare a Terrassa, dove vive Angela, la sorella di Sara Buratin, che in questi giorni ospita a casa sua sia la madre Maria Grazia, che la nipote, sulla quale è stato steso un giusto cordone di protezione, don Romolo Morello, il parroco e don Ivan Catanese, vicario parrocchiale di Conselve, che segue anche le attività di Terrassa, hanno invitato a pregare durante le messe, ma in questi giorni sono frequentemente a casa di Angela per sostenere lei, la madre e la nipote. 

IL ROSARIO

Nel santuario della Divina Misericordia, il rosario che viene recitato sia al mattino che al pomeriggio prima delle messe è stato pregato proprio con l’intenzione per Sara e Alberto e i congiunti che vivono giornate sicuramente non facili. Intanto in parrocchia a Bovolenta alcuni volontari, insieme con il parroco don Lodovico e poi d’intesa con l’amministrazione comunale, stanno predisponendo quanto necessita per la celebrazione delle esequie di Sara, che saranno celebrate giovedì alle 15.30 nella chiesa di Bovolenta, mentre la sera prima, alle 19, vi sarà la recita del rosario di suffragio. La famiglia Buratin ha scelto questa frase per annunciare le esequie: «Tu come il mare, trasparente in superficie e profonda nell’anima». 
Giovedì, come aveva anticipato nei giorni scorsi il sindaco Anna Pittarello, a Bovolenta sarà giorno di lutto e la prima cittadina si rivolgerà con un pensiero alla comunità e alla famiglia di Sara, senza dimenticare quella di Alberto Pittarello, durante la funzione religiosa. Ci sarà un servizio d'ordine con la collaborazione carabinieri e vigili, ma anche della Protezione civile per consentire a chi vorrà di poter seguire la funzione religiosa dentro o fuori la chiesa dove sarà approntato un impianto di amplificazione. L’ultimo saluto ad Alberto Pittarello è invece stato fissato per sabato mattina, alle ore 10.30.

Ultimo aggiornamento: 14:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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