Offende e insulta su Facebook i carabinieri che gli avevano suonato per strada: scoperto, chiede scusa e cancella il post ma finisce denunciato

Protagonista dello sfogo virtuale violento è un 60enne di Piove di Sacco, che ora deve rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale e diffamazione. Tutto è cominciato perché con il suo scooter intralciava il traffico

sabato 17 maggio 2025 di Redazione web
Offende e insulta su Facebook i carabinieri che gli avevano suonato per strada: scoperto, chiede scusa e cancella il post ma finisce denunciato

PIOVE DI SACCO (PADOVA) - Un colpo di clacson per chiedergli di non intralciare il traffico è bastato ai carabinieri di Piove di Sacco per diventare bersaglio di una serie di offese pubblicate su uno dei gruppi Facebook del paese. Ma ha anche comportato, per il 60enne che ha dato sfogo alla sua frustrazione nel post sul social network, una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale e diffamazione a mezzo stampa.

Cancellare il messaggio e chiedere scusa in caserma non è infatti servito a evitare le conseguenze penali del suo gesto.

L'episodio

Tutto succede lunedì 12 maggio. Una pattuglia transita in centro al paese e, in mezzo alla strada, nota un motorino che viaggia a bassissima velocità, impedendo agli altri veicoli di procedere e creando intralcio. Nulla di grave, tanto che i militari si limitano a un colpo di clacson per attirare l'attenzione dell'uomo alla guida e indicargli di spostarsi. Tutto finito? No. Perché quell'invito, per il conducente del motorino, diventa un affronto. L'uomo, 60enne del paese, torna a casa, accede a Facebook, entra nel gruppo “Sei di Piove di Sacco e Saccisica” al quale sono iscritti numerosissimi residenti della zona. Lì pubblica un post con una sequela di insulti e frasi denigratorie sui carabinieri. Post che non passa inosservato, perché la sera stessa proprio i carabinieri vedono il messaggio.

Identificarlo richied pochi minuti, quindi lo convocano in caserma. Gli chiedono conto di quelle frasi e lui non può far altro che ammettere. Cancella il post, si scusa. Ciò che approda su internet però è quasi impossibile da far sparire e soprattutto quelle frasi rappresentano due distinti reati: l'oltraggio a pubblico ufficiale e la diffamazione a mezzo stampa. Il 60enne quindi esce dalla caserma con una duplice denuncia, di cui ora si occuperà la Procura che sta vagliando le accuse.

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