Agente della polizia penitenziaria ucciso in pochi mesi dalla leucemia: Cristian se ne va a 25 anni

Venerdì 11 Febbraio 2022 di Serena De Salvador
Cristian Imparato

PADOVA - Aveva 25 anni, la passione per il calcio, un lavoro che amava nella polizia penitenziaria e che lo aveva portato a trasferirsi a Padova per prendere servizio al carcere Due Palazzi. Cristian Imparato era un ragazzo pieno di vita, capace in pochi mesi di stringere tante e nuove amicizie nella città che lo aveva accolto. Poco dopo l’inizio della sua nuova vita padovana era però cominciato il calvario. Un calvario con un nome che pesa quanto un macigno, specie se ad affrontarlo è un giovane di nemmeno 24 anni: la leucemia. Cristian ha lottato fino all’ultimo ma ieri mattina, 10 febbraio, si è spento all’ospedale di via Giustiniani.
La notizia ha sconvolto gli agenti in servizio al penitenziario padovano, per i quali Cristian era diventato un amico prima ancora che un collega. La sua malattia era nota, ma lui l’aveva sempre affrontata con uno spirito inarrestabile, fino all’aggravarsi delle sue condizioni in questi ultimi giorni.
«È venuto a mancare un nostro carissimo e stimato collega – ha commentato ieri il sindacato di polizia penitenziaria Sinappe – Un ragazzo prima di tutto, di soli 25 anni, portato via da un male incurabile.

Purtroppo i diversi interventi a cui si era sottoposto non sono bastati a salvarlo. Ora tutti i colleghi di lavoro, i membri del sindacato e il mondo del Due Palazzi si stringono al cordoglio dei genitori, dei familiari e dei suoi affetti. Il dolore per la perdita di questa giovane vita, spezzata troppo presto, è immenso. Arrivederci Cristian».

Imparato era originario della provincia di Caserta, in Campania, dove era nato e cresciuto. Poi aveva maturato il desiderio di indossare la divisa, si era iscritto al concorso ed era riuscito a diventare un membro della polizia penitenziaria. Negli ultimi mesi del 2019 era anche arrivata una grande opportunità, che per il 25enne era stata una vera e propria sfida: un posto di lavoro al Due Palazzi. Cristian aveva fatto le valigie ed era partito alla volta del Veneto, stabilendosi a Padova. «Era un ragazzo pieno di vita, un grande amante del calcio» ricordano oggi gli amici e colleghi. Meno di un anno dopo il suo arrivo aveva però cominciato ad accusare dei problemi di salute, fino alla tremenda diagnosi. Tra alti e bassi aveva portato avanti il percorso di cure, ma nelle ultime settimane le sue condizioni si sono aggravate fino a rendere necessario il ricovero, terminato ieri mattina con l’epilogo più drammatico.
 

Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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