Minorenni sul bus senza biglietto né documenti, passeggeri e pendolari bloccati nell'ora di punta

Domenica 15 Gennaio 2023 di Giovanni Brunoro
Minorenni sul bus senza biglietto né documenti, passeggeri e pendolari bloccati nell'ora di punta

MONSELICE - Ragazzini senza biglietto tengono fermi tre autobus all’ora di punta. Senza documenti, si rifiutano di fornire le generalità e sfottono controllori e vigili. Attimi di paura quando una studentessa, «per sentire se è vera», tocca la pistola del comandante Albino Corradin. Il sindaco Giorgia Bedin: «Alcuni giovani non hanno più il senso del rispetto».

IL FATTO
È accaduto venerdì, poco dopo le 8, alla stazione Busitalia di via Marconi.

Corradin si trovava nella laterale via Marco Santarello, quando ha squillato il telefono: «Era il responsabile di movimento. Mi riferiva di problemi sorti con alcuni ragazzi. In un minuto sono andato sul posto». In stazione c’erano tre corriere ferme, sei controllori e si respirava un’aria tesa. Una decina di ragazzini sprovvisti di biglietto o abbonamento si rifiutavano di collaborare col personale Busitalia e “tenevano in ostaggio” studenti, lavoratori e pazienti con un appuntamento in ospedale. «Ho fatto scendere tutti sotto la pensilina, incontrando resistenze e maleducazione - prosegue il comandante -. Erano dieci minorenni provenienti da Comuni del circondario, quasi tutti di origine nordafricana e tutti senza documenti». I riottosi teenager continuavano a lamentarsi in italiano e in arabo, apostrofando i controllori e Corradin: «Oltre alla classica “quante storie per un biglietto”, mi sono trovato di fronte a ragazzini che mi fumavano addosso e rispondevano con strafottenza. Nell’impossibilità di identificarli, ho chiesto loro il nome dei genitori, dove vivevano e se riuscivano a chiamare a casa. Cose dell’altro mondo. Qualcuno ha replicato che non sapeva come si chiamasse sua mamma o dove fosse nato e che aveva il telefono rotto».

In quei momenti concitati, è accaduto un fatto inquietante: una giovanissima ha toccato la pistola che il comandante teneva nella fondina, fortunatamente col meccanismo antistrappo: «Ero di spalle, ma come ho sentito la sua mano, mi sono girato e l’ho bloccata. La ragazza si è giustificata dicendo che voleva sentire se l’arma fosse vera». Nel frattempo, gli altri studenti rimanevano fermi all’interno del mezzo, manifestando il loro disappunto solo sottovoce. «Le linee sono sempre quelle e capita spesso di ritrovarsi al mattino - spiega il comandante - Facile pensare che questi bulletti si vendichino. Già il fatto che girino senza documenti e non vogliano farsi identificare è indicativo». 


IDENTIFICATI
Bugie che, però, durano poco: tramite l’anagrafe nazionale, gli agenti sono già risaliti all’identità dei minori, le cui famiglie potrebbero presto essere convocate al comando. Per il sindaco, «si tratta di un fenomeno nazionale. Se controllori, medici e infermieri sono minacciati e costretti a rivolgersi alle forze dell’ordine per svolgere il loro lavoro, qualcosa va fatto ad alti livelli». Intanto, vigili e controllori sperano che il verbale con la sanzione porti questi giovanotti a più miti consigli. 

 

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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