In ferie durante il Covid, ambulatorio chiuso senza avvisare: 6 mesi di stop al medico

Sabato 11 Marzo 2023 di Marina Lucchin
Il medico Adesoji Adewale. Da sinistra la dottoressa Antonietta Roveran, il sindaco Francesco Peotta e la farmacista Luisa Bertagnon

BARBONA - Durante la pandemia, a cavallo tra il 2021 e il 2022, era tornato nel suo Paese d’origine e aveva chiuso l’ambulatorio senza avvisare l’Ulss. Ora, a un anno di distanza, Adesoji Adewale, medico di base 65enne, originario della Nigeria, è stato sospeso per sei mesi dal consiglio di disciplina dell’Ordine dei medici di Padova. E così tutti i suoi pazienti sono rimasti improvvisamente senza il loro medico di fiducia. 
Siamo a Sant’Urbano e Barbona, due dei comuni più piccoli della provincia di Padova, 2.050 anime il primo, solo 611 il secondo. E già quando andò in pensione il precedente medico di base, fu molto difficile trovare il sostituto, perché siamo in una zona poco densamente abitata, non ci sono medici “locali” e quelli che risiedono a Padova non vogliono avere l’ambulatorio così distante dalla città per una questione di costi e convenienze. Così la notizia della sospensione del medico nigeriano è esplosa come una bomba nei due paesini. 
Una settimana di fuoco, in cui tutti Ulss e Comune hanno cercato di trovare un sostituto. Alla fine, il competente distretto sanitario e i sindaci hanno trovato una soluzione per coprire tutto il periodo della sospensione di Adesoji: da lunedì tornerà in servizio negli ambulatori di Barbona e Sant’Urbano Antonietta Roveran, per molti anni residente nel secondo Comune, medico di base in pensione. 
 

LE MOTIVAZIONI
Ma come mai il medico nigeriano è stato sospeso? La causa trae ha origine oltre un anno fa: a cavallo tra il 2021 e il 2022, quando il professionista decise di tornare in Nigeria dopo una lunga assenza per via della pandemia. Chiuse l’ambulatorio e partì. Mentre si trovava in Africa, oltretutto, ebbe dei problemi di salute e quindi il viaggio si prolungò rispetto al previsto. Il medico, però, non avrebbe comunicato all’Ulss che lui sarebbe stato in ferie e che era, quindi, necessario trovare un sostituto temporaneo. In realtà il medico, poi ascoltato dal Consiglio di disciplina, ha assicurato di aver mandato una comunicazione, che però l’Ulss non avrebbe mai ricevuto. Fatto sta che l’ambulatorio rimase chiuso, lasciando scoperti i pazienti, in un periodo, oltretutto particolarmente critico. Dopo un anno di telefonate, mail e incontri, alla fine l’organismo dell’Ordine dei medici, ha deciso di punire il dottore con una sospensione di sei mesi, notificata a gennaio e attiva dall’1 marzo fino al 31 agosto. 
 

IL BOTTA E RISPOSTA
Nessuno, però, avrebbe avvisato i sindaci dei due paesi dove il medico lavora. Tanto che sulla pagina Facebook del Comune di Sant’Urbano, il 3 marzo è comparso un post da cui si evince bene il fastidio provocato dalla faccenda. “Solo qualche giorno fa il Distretto Sanitario Padova Sud ed il Comune hanno appreso dal sito web dell’Ordine dei Medici che il dottor Adesoji è stato sospeso dal 1 marzo al 31 agosto 2023. Tutti i medici sinora contattati per una completa sostituzione, sia dal Distretto che dall’Amministrazione comunale, non hanno dato disponibilità». Tanto che per urgenze e ricette si era reso disponibile il dottor Origbe Ezekiel Ighoakpor a Villa Estense, che però dista parecchio dai due paesi, un disagio per anziani e chi non ha l’auto.

Ieri poi l’annuncio del sindaco Francesco Peotta: «Siamo lieti di annunciare che la crisi dovuta alla assenza del medico di base appare risolta, a distanza di una settimana. E’ stata una settimana intensa, dove si è cercato, prima di tutto, di dare un servizio medico di base ai cittadini utenti, collaborando con gli uffici del Distretto Sanitario, prima ancora di abbandonarci a sterili polemiche per una vacanza decisa dall’Alto e per un preavviso agli enti locali che non c’è stato. Siamo contenti di aver limitato il disagio degli utenti a tempi minimi e che le difficoltà dipendenti da un corto circuito istituzionale siano state superate, seppure nella difficoltà risaputa di trovare medici di base disponibili a svolgere servizio in questo periodo».
Dal canto suo il presidente dell’Ordine, Domenico Crisarà, assicura che il provvedimento nei confronti del medico nigeriano, che alla fine degli anni Novanta fu coinvolto anche in una vicenda giudiziaria relativa a degli aborti clandestini, è stato ben valutato. «La sospensione è stata decisa da tutta la commissione. E bisogna anche prendere atto che il dottore non ha fatto opposizione. Ognuno tragga le proprie conclusioni. L’ordine valuta il comportamento deontologico a tutela dei cittadini. Il provvedimento era di gennaio e c’era tutto il tempo perchè venisse avvisato. Noi non potevamo farlo per questione di privacy. Doveva farlo il medico interessato. Fin da subito mi sono anche proposto di venire io stesso a tamponare l’emergenza mentre si trovava il sostituto. In ogni caso, nel giro di una settimana la soluzione è stata trovata».
 

Ultimo aggiornamento: 17:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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