Cittadella. Addio Annamaria, stroncata dalla malattia. Nella sua casa ha dato rifugio a oltre cento bambini

Annamaria Bonaldo aveva 68 anni e con il marito aveva fondato l'associazione "Una proposta diversa"

Venerdì 23 Giugno 2023 di Michelangelo Cecchetto
Anna Bonaldo

CITTADELLA (PADOVA) - Una vita spesa senza clamore ed attivamente con gli "ultimi" e con chi era nella necessità. Un impegno sempre condiviso con il marito, testimoniato concretamente fino a pochissimi giorni fa. Poi le forze non glielo hanno più permesso perchè la malattia che l'ha colpita poco più di un anno fa ha avuto purtroppo il sopravvento. E' mancata ieri nell'ospedale di Cittadella, dov'era nata 68 anni fa ed abitava, Annamaria Bonaldo.

Aveva lavorato come impiegata amministrativa in varie aziende cittadellesi. Ha conosciuto da giovanissima Paolo Tonelotto, anche lui cittadellese. Sono diventati coppia, famiglia, e genitori. Una fede profonda la loro.

La vita

Nel 1980 sono stati fondatori dell'associazione "Una proposta diversa", riunendo nel tempo tante altre famiglie e cittadini ed un dinamico gruppo di giovani. Il fine primario era ed è quello di adoperarsi in terra d'Africa colpita dalle guerre, ora anche in America Latina ed Asia, per alleviare le sofferenze realizzando numerosi progetti di vario genere, dalle adozioni alle fonti d'acqua, a scuole ed imprese, per il riscatto delle persone colonizzate ed oppresse. Gianni Tonelotto, fratello di Paolo e cognato di Annamaria ricorda: «Nel giugno 1980 vennero a parlarmi di "Una Proposta diversa" e partimmo insieme per un cammino che dura tutt'ora a 43 anni di distanza. Poi Paolo ed Anna fecero il salto di qualità entrando nella Papa Giovanni XXIII e creando nella loro abitazione la Casa famiglia che è ancora attiva con un percorso che dura da 35 anni, arco di tempo in cui sono stati accolti sostanzialmente un centinaio di "ultimi". Ogni istante della sua vita è stato un dono».

La Casa famiglia

Particolare la storia della casa famiglia. Nel 1981 Paolo incontra in India Madre Teresa di Calcutta. Parla della sua famiglia e lei gli dice: «È un dono di Dio, devi valorizzarla». La dimostrazione diretta arriva nel 1985 con l'incontro con don Oreste Benzi, fondatore della Papa Giovanni XXIII. Nel 1999 l'autorizzazione del Vescovo di Padova ad avere nell'abitazione Gesù Eucarestia. Annamaria e Paolo hanno accompagnato don Oreste Benzi in Sudamerica, inaugurando le prime missioni della Comunità Papa Giovanni XXIII oggi diffusa in 42 stati. Nella loro casa hanno accolto chi una famiglia non ce l'ha, sia all'esterno, aprendo la strada, nella Comunità Papa Giovanni XXIII, alla missionarietà vissuta come famiglia. Assieme ai tre figli naturali hanno condiviso la vita con decine di persone, disabili anche gravi, adolescenti in difficoltà e altre situazioni, nella normalità più assoluta.

Il libro

Nel 2007 l'esperienza di Annamaria e Paolo sono diventate un libro. Si intitola: "Fuori le mura il mondo". Altro momento particolare quello vissuto il 27 maggio 2019 la celebrazione della messa a Casa Santa Marta con Papa Francesco con il quale Annamaria si era potuta intrattenere. Di quella esperienza aveva detto: «Ci siamo sentiti ascoltati con il cuore con la raccomandazione di stare sempre vicini a quanti sono nel bisogno». Annamaria lascia i figli Cristina, Daniele con Valentina, Lucia con Giuliano, Paolino, Andrea, Antonietta e Madou ed i nipoti Matilde, Tobia, Samuele, Giacomo, Ginevra, Miriam, LingLing e Yani, ed i fratelli Mario ed Angelo. La famiglia invita a donare quanto per gli omaggi floreali alle associazioni Una proposta diversa e Comunità Papa Giovanni XXIII. Oggi alle 20,30 nella Pieve di San Donato la preghiera di suffragio, sabato alle 10,30 nel Duomo di Cittadella la celebrazione delle esequie dopo le quali il feretro verrà tumulato nel cimitero del capoluogo. La vita di Annamaria ha fatto il suo corso, la sua testimonianza continuerà a fare del bene grazie alle persone che hanno condiviso. 

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