Padova. Confartigianato incontra gli under 35: «Servono città a misura di giovani»

Confartigianato ha stilato un decalogo di buone pratiche

Lunedì 18 Marzo 2024 di Serena De Salvador
Confartigianato incontra gli under 35: «Servono città a misura di giovani»

PADOVA - Costruire insieme una città a misura dei giovani. È l’impegno assunto da Confartigianato Imprese Padova nel corso dell’assemblea generale dei soci che si è tenuta ieri al centro San Gaetano nell’ambito di Digital Artifex Festival. Per giungere all’obiettivo l’associazione di categoria a stilato un decalogo di buone pratiche frutto di due percorsi partecipativi che hanno visto oltre cento under 35 rispondere a un’indagine conoscitiva sulla loro città e sulle ambizioni rispetto ai luoghi che abiteranno. In base alle risposte, gli imprenditori di Confartigianato del comparto casa, grazie a un progetto di Edilcassa e a Smartland, hanno sviluppato i dieci capisaldi.

Le buone pratiche

Si tratta di azioni concrete che diventeranno un autentico impegno per l’associazione. Questi i dieci punti presentati: essere costruttori e ristrutturatori di edifici sostenibili; proporre soluzioni costruttive e di riqualificazione degli spazi pubblici; promuovere e attivare azioni di partecipazione per lo sviluppo sostenibile; mettere l’esperienza e le capacità delle imprese artigiane al servizio del recupero del patrimonio storico-architettonico-ambientale; prevenire i danni causati da calamità naturali; implementare le logiche dell’economia circolare nell’edilizia e nelle costruzioni, migliorando i processi costruttivi, attraverso una forte riduzione degli impatti ambientali; realizzare progetti coerenti con lo sviluppo di dotazioni pubbliche, in particolare del verde urbano; supportare processi di sviluppo economico e sociale, creando valori condivisi nel territorio, orientati all’innovazione e alla sostenibilità; essere protagonisti delle nuove sfide legate alla gestione delle risorse idriche ed energetiche; avviare azioni di supporto e collaborazione con associazioni, imprese e maestranze dei Paesi meno sviluppati.

L’analisi

«Siamo determinati nel voler raggiungere una connessione con i ragazzi – ha spiegato Gianluca Dall’Aglio, presidente di Confartigianato Padova –. Abbiamo bisogno di superare gli stereotipi e raccontare alla generazione “Zeta" un artigianato che sta cambiando, che sa unire le competenze digitali a quelle manuali e sa coniugare tradizione e innovazione. Vogliamo che i giovani si avvicinino a questo mondo senza i preconcetti che spesso li tengono lontani da un settore ricco di opportunità. Sappiamo però che le nostre imprese, per essere veramente attrattive, devono operare in luoghi ospitali per i giovani. Per questo abbiamo pensato di realizzare un percorso partecipativo che ha coinvolto i giovani nella definizione degli elementi che non potranno mancare nella città del futuro, che anche noi artigiani dovremo contribuire a costruire».
All’evento hanno partecipato anche don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm; suor Albina Zandonà, direttrice delle Cucine economiche popolari e il regista, sceneggiatore e conduttore radiofonico Giovanni Veronesi oltre ad Antonio Bressa, assessore alle Attività produttive, Antonio santocono, presidente della Camera di commercio, e Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto.

Ultimo aggiornamento: 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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