Camposampero. Incendio devastante divora l'appartamento: «Sono andata a bere e ho visto il fuoco. Ora è tutto distrutto»

Le fiamme sono divampate nella cucina e la proprietaria di casa ha svegliato tutti i vicini per farli scappare fuori

Mercoledì 8 Novembre 2023 di Luca Marin
Incendio a Camposampiero

CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - La casa distrutta, incenerita, calcinacci dappertutto e quell'odore acre e maledetto delle cose bruciate che toglie il respiro. E' stata una notte da incubo quella che Luciano Malvestio e Maria Grazia Rebeschini hanno vissuto ieri, increduli per un incendio che li ha messi in ginocchio. Entrambi sono stati accompagnati all'ospedale di Camposampiero per accertamenti: la moglie è stata dimessa subito, mentre il marito è rimasto sotto osservazione per tutta la notte. Ieri mattina verso le 9, ancora entrambi comprensibilmente frastornati per quanto accaduto, sono ritornati nell'appartamento di via Montegrappa per recuperare le pochissime cose risparmiate dalle fiamme. Luciano, uscendo dall'ingresso principale della palazzina, mostra sconsolato agli amici che lo attendono nel parcheggio del Residence un paio di chiavi annerito, dicendo laconicamente: «Queste sono le uniche cose che ho trovato intatte. Dentro è distrutto tutto.

Non ho parole».

L'incendio, il risveglio nel terrore

La paura dei due coniugi è ancora tangibile nel racconto della notte tra lunedì e martedì: «Saranno state le 2.15 quando mi sono sentita la gola secca - racconta la signora Maria Grazia, 70 anni, con le mani e i vestiti scuri per la cenere che le è rimasta appiccicata addosso entrando ed uscendo dal suo appartamento -. Ho aperto gli occhi e mi sono alzata per bere un sorso d'acqua. Quando sono entrata in soggiorno c'era già il fuoco, con le fiamme che provenivano dal freezer. E' stato un incubo. Mi ha preso il panico. Immediatamente sono riuscita ad aprire il finestrone della sala da pranzo e ho spalancato la porta d'ingresso. Disperata e sconvolta poi ho suonato tutti i campanelli degli altri appartamenti, svegliando di soprassalto i condomini. Erano tutti in casa a dormire, a parte i residenti dell'appartamento del piano terra. Usciti in strada il prima possibile, i vicini hanno atteso l'arrivo dei vigili del fuoco e dei soccorritori». Accanto alla donna e ad un paio di amici, c'è il marito Luciano Malvestio che conferma la versione della moglie: «A sentire l'odore di bruciato è stata lei - sottolinea il 73enne, pure lui ricoperto di cenere per essere entrato nell'appartamento distrutto dalle fiamme -. Quando mi sono svegliato ho visto del fuoco ovunque. Non ci è rimasto nulla. Io e Maria Grazia avevamo inalato del fumo e ci hanno accompagnato al Pronto Soccorso. Mia moglie è stata dimessa subito, io sono rimasto all'ospedale per tutta la notte perché i medici volevamo effettuare ulteriori accertamenti sulle mie condizioni di salute. Ora sto bene, ma sono a dir poco turbato per quello che è successo. Non riesco a capacitarmene e non so veramente quale sia stata la causa dell'incendio. Sicuramente l'incendio è partito dalla cucina».

I danni

Momenti di paura anche per le undici famiglie che abitano nel residence costruito solo un paio di anni fa. Un uomo al primo piano dell'edificio si affaccia alla finestra e rivive l'incubo vissuto la notte precedente: «Sono stato svegliato dal campanello, saranno state le 2.30 - ricorda il giovane condomino -. Siamo stati noi a chiamare i vigili del fuoco e a staccare la corrente dell'immobile. Come tutti gli altri mi sono riversato in strada, ognuno vestito come poteva, per attendere l'intervento dei soccorritori. Le fiamme dell'appartamento da dove è stato innescato l'incendio hanno compromesso il solaio e l'attico dell'ultimo piano del nostro palazzo. La famiglia che vi abita ora, per motivi di sicurezza, non potrà ritornare a casa prima della bonifica del sito e della sua messa in sicurezza. Siamo increduli perché il residence è nuovo e realizzato con le ultimissime tecnologie». L'abitazione della famiglia Malvestio è assicurata anche per i danni a terzi ma ora, per i coniugi, è il tempo di elaborare la disavventura che gli è capitata. 

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