Hotel, pioggia di disdette per Natale e Capodanno: «Troppe incertezze e timori»

Mercoledì 22 Dicembre 2021 di Gabriele Pipia
La piscina di un hotel termale
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ABANO/MONTEGROTTO - Tremila disdette nel giro di una settimana. Una media di diciotto rinunce ogni ora, giusto per rendere l’idea. C’è chi telefona, chi manda una mail e chi fa tutto tramite Booking, ma il succo è sempre lo stesso: «Ci dispiace, a causa della situazione non ce la sentiamo di venire». Spesso c’è anche una postilla: «Ci riserviamo di valutare e farci sentire nei prossimi giorni». Tra Abano e Montegrotto le prenotazioni continuano ad evaporare e la quarta ondata lascia ben poco spazio all’acqua termale.

Lo dicono gli albergatori e lo confermano i numeri: per Natale le camere saranno piene al 45% e per Capodanno si salirà al 90%, ma prima della pandemia a Natale si registrava l’80% e per San Silvestro si sfiorava addirittura il tutto esaurito. La recrudescenza del virus continua invece a frenare il turismo: su dieci prenotazioni che arrivano, tre vengono poi cancellate. 

LA CATEGORIA

Il bacino termale conta 85 alberghi con 10 mila camere e 18 mila posti: di questi, 15 hotel sono chiusi e apriranno solo per i giorni di Capodanno. Una situazione sicuramente migliore rispetto ad un anno fa quando l’Italia era zona rossa e quasi tutte le strutture erano chiuse, ma il paragone non offre certo una consolazione. «Purtroppo queste sono festività in tono minore - sospira Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto - Nel periodo estivo e autunnale avevamo raggiunto livelli di flussi turistici paragonabili al periodo pre-Covid ma da fine novembre in avanti siamo tornati a livelli decisamente sotto le aspettative». 
I motivi sono tanti: «Vuoi perché sono peggiorate le condizioni sanitarie, vuoi perché entra in gioco un aspetto emotivo e di sensibilità personale che amplifica tutte le dinamiche, vuoi perché c’è stata l’introduzione di ulteriori misure contenimento. Da parte nostra queste misure vengono percepite con favore perché quantomeno garantiscono di dare continuità al turismo in un momento difficile, ma non c’è dubbio che limitino gli spostamenti delle persone». 

I NUMERI

Mancano principalmente i turisti stranieri e i grandi gruppi. «Se fino a una settimana fa parlavamo di una domanda tiepida, adesso abbiamo a che fare con un 30% di disdette - sottolinea Gottardo - Tanti chiamano cautelativamente assicurando di valutare un’eventuale nuova prenotazione sotto data, ma non sarà così’ facile». 

IL FUTURO

Per Capodanno le prenotazioni tengono, ma per l’Epifania è attesa una nuova flessione e poi il mese di gennaio sarà ancora peggio. «Siamo preoccupati, la curva della domanda scenderà ulteriormente e non abbiamo ancora risposte dalla legge di bilancio - sbuffa Gottardo - Mi riferisco a ammortizzatori sociali straordinari, moratorie e sospensioni delle cartelle esattoriali. Se non riusciremo ad avere ricavi sufficienti a sostenere i costi, ci sarà bisogno di avere questi sostegni. E servirà anche un intervento del governo per calmierare i costi delle utenze di acqua, luce e gas. Insomma, torneremo ai temi di sei mesi fa». 

LA CITTÁ

In tutta la provincia si contano complessivamente 250 alberghi di cui 20 a Padova. Molti, soprattutto nella cintura urbana, per Natale saranno chiusi. E quelli che tengono aperto? «In generale la media di occupazione è per il 35% a Natale e per il 55% a Capodanno, mentre prima della pandemia eravamo tranquillamente al 60 e oltre il 90 - calcola Monica Soranzo, titolare dell’hotel Piroga di Selvazzano e presidente di Federalberghi Padova - Le cancellazioni sono un grande problema ma ci sono anche tante prenotazioni last-minute: il turn-over è sicuramente impegnativo. Purtroppo ci manca soprattutto la clientela internazionale che per Padova è sempre stata importante, penso in primis a Germania e Austria che purtroppo ci hanno abbandonato. Viviamo alla giornata e stiamo alla finestra sotto ogni punto di vista: aspettiamo le scelte dei turisti e le decisioni del governo». 
Hanno passato un 2020 da incubo e un 2021 di luce e ombre, ma la fine dell’anno, per gli albergatori, è ancora una volta all’insegna della pazienza. «Sperando - sorride Monica Soranzo - che dopo la raffica di disdette arrivino tante prenotazioni dell’ultimo momento».

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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