PADOVA - La comunità dei padri comboniani di Padova è stata derubata di 90 mila euro. Una fortuna per un istituto religioso impegnato ad aiutare i più deboli. A fare sparire l'ingente somma sarebbe stato un loro fratello, il missionario di 60 anni Mario Citterio, finito iscritto nel registro degli indagati per appropriazione indebita aggravata. Tutto è iniziato nel gennaio del 2015, quando il padre responsabile della comunità si è accorto dell'ammanco dalle casse dell'istituto e ha presentato denuncia in Procura. Sono così scattate le indagini da parte dei poliziotti della Squadra mobile. I furti si sono verificati tra il 2010 e il dicembre del 2013, quando fratel Citterio ricopriva la carica di economo dell'istituto religioso. Ma tutti quei soldi dove sono finiti? Gli inquirenti non lo sanno, anche se c'è un forte sospetto legato a una presunta rapina subita dal missionario nel gennaio del 2014. Allora il diacono fu intercettato al telefono e si scoprì il suo intenso rapporto con due giovani nomadi. Durante le chiamate al cellulare le corteggiava e sussurrava loro parole piene d'amore...
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