PADOVA - (Ni.Co.) Cristopher due anni fa ha conseguito la laurea triennale e ha lasciato il collegio don Mazza. I suoi ricordi, però, ricostruiscono situazioni di goliardia spinta, quasi uno stile, con stress psicologici pesantissimi per i giovani studenti vittime di gogna sociale. Si parte dalle feste di immatricolazione: «C'erano dei riti ben precisi, con i più giovani che aspettavano in fila in bagno la chiamata e poi bendati dovevano effettuare un percorso nelle camerate e in sala comune». Poi l'anno proseguiva: «Un incubo erano gli sbrandi, i materassi nascosti. I più grandi ci ripetevano: venendo qui, devi accettare in blocco tutto, aspetti negativi e positivi. Se ci lamentavamo il don rispondeva che dovevamo sbrigarcela...»...
IL FATTO Docce col brodo e frustate dalla goliardia al nonnismo
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