Padova. Provincia, stop al fotovoltaico selvaggio: le nuove regole

Giovedì 22 Febbraio 2024 di Luisa Morbiato
Padova. Provincia, stop al fotovoltaico selvaggio: le nuove regole

PADOVA - Presentata ieri ai sindaci della provincia e alle associazioni agricole la “Mappa delle aree agricole di pregio”. Uno strumento regolativo per il territorio allo scopo di gestire la transizione energetica governando le richieste di impianti fotovoltaici a terra. All’incontro erano presenti un’ottantina di amministratori e tecnici, parte presenti ed parte collegati online. Ad illustrare il documento è stato il vicepresidente della Provincia Daniele Canella, consigliere delegato alla Pianificazione Territoriale, i rappresentanti di categoria, il dirigente dell’Ufficio tecnico Marco Pettene, il funzionario dell’Ufficio Pianificazione, Roberto Anzaldi, la funzionaria Raffaella Massari e i due rappresentanti della società Benincà di Verona, Giacomo De Franceschi e Andrea Salvadore, che hanno lavorato insieme agli uffici dell’Ente per elaborare questa mappa.

COME FUNZIONA

I Comuni hanno ora 30 giorni per presentare le osservazioni sul documento che poi verranno valutate ed eventualmente integrate, prima dell’approvazione in Consiglio. La Provincia ha infatti completato con successo la mappatura delle aree agricole di pregio nel territorio, un importante passo verso la tutela e la valorizzazione delle preziose risorse verdi della provincia. Lo strumento, redatto dall’Ufficio Pianificazione dell’Ente, consentirà di garantire e proteggere le aree agricole più sensibili, valorizzando il patrimonio paesaggistico della provincia. La Legge Regionale del 2022 ha stabilito regole precise per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, prevedendo maggiori cautele proprio nelle zone agricole di pregio. Grazie all’analisi e all’individuazione delle aree agricole di pregio si descrivono in un unico documento i diversi livelli di tutele che devono essere applicate nel contesto della transizione energetica. Questo strumento fornisce ai Comuni una regolamentazione che permette di proteggere le aree agricole di pregio dagli impianti fotovoltaici a terra, disciplinando in maniera adeguata l’approvazione di nuove richieste per impianti di questo tipo.

Dalla mappatura emerge che le aree agricole di pregio coprono circa il 96% dell’intera superficie agricola provinciale e circa il 62% dell’intera superficie territoriale padovana. Questa mappatura, che sarà interessata dalle osservazioni dei Comuni nei prossimi trenta giorni, al momento stabilisce perciò che al massimo il 4% della superficie agricola della provincia potrebbe in via teorica essere interessata da richieste di impianti fotovoltaici a terra e che quel 96% corrisponde al 62% della superficie della provincia. Cioè, secondo lo studio della Provincia, il 62% dell’intera provincia ha certamente almeno un criterio – dei tanti considerati – di pregio.

LE MOTIVAZIONI

«Rispondendo all’esigenza di tutelare il nostro territorio, l’amministrazione provinciale ha adottato una linea politica volta a preservare le aree agricole di pregio con la interpretazione più estensiva possibile di questi criteri - ha commentato Canella - questa scelta riflette il nostro impegno a garantire una gestione sostenibile, in linea con le esigenze delle generazioni future. È importante avviare un dialogo costruttivo con i sindaci e le parti interessate per governare l’innovazione nel rispetto delle caratteristiche peculiari di ciascuna area agricola. La tutela del territorio è una priorità e ci impegniamo a proteggere le risorse agricole per il bene comune». Da oggi i Comuni avranno 30 giorni per formulare eventuali osservazioni e proposte di miglioramento. Successivamente, valutate le osservazioni, le correzioni e le eventuali richieste di modifica e quindi sottoposto al Consiglio Provinciale per l’approvazione ufficiale. Il lavoro di redazione del documento si è basato sull’analisi dei documenti di pianificazione territoriale preesistenti, come il Piano Territoriale di Coordinamento Regionale (Ptrc), il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp) e i vari Piani di Assetto del Territorio (Pat) di tutti i Comuni. Piani che costituiscono una complessa stratificazione normativa. Grazie ad una approfondita analisi, sono stati considerati e integrati i criteri guida derivati da tali documenti, riguardanti il patrimonio storico-architettonico, il paesaggio, l’ambiente, l’agricoltura e l’irrigazione, al fine di garantire una gestione territoriale sostenibile.

Ultimo aggiornamento: 07:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci