Malagò (Coni): «Dieci milioni per finanziare lo sport, Fondazione Cariparo esempio da imitare»

Sabato 29 Aprile 2023 di Nicoletta Cozza
Diego Bonavina, Gilberto Muraro, Giovanni Malagò e Dino Ponchio

PADOVA - La mission è quella di promuovere la cultura e la pratica sportiva dei giovani per aumentare la qualità di vita. E la Fondazione Cariparo, esempio unico in Italia, nell’ultimo decennio lo ha fatto erogando oltre 10 milioni di euro a circa 1.400 società di Padova e Rovigo, con un partner prestigioso: il Coni. Ieri, quindi, nella sede del Palazzo del Monte di Pietà a fare il punto sui due lustri di impegno si sono dati appuntamento Giovanni Malagò, numero uno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Gilberto Muraro, presidente appunto della Fondazione, e Dino Ponchio che guida il Coni Veneto.


UN ESEMPIO
Ad aprire i lavori è stato proprio il padrone di casa. «Nel sostenere lo sport abbiamo sempre avuto al nostro fianco il Coni e i suoi delegati provinciali, e da loro abbiamo raccolto i bisogni del settore per dare risposte coerenti. La collaborazione dura da decenni e oggi la valorizziamo assieme a Malagò».
E quest’ultimo, dopo aver espresso gratitudine alla Fondazione, ha sottolineato: «È un progetto da imitare per la forza del messaggio che promuove a livello sociale e per la posizione preminente che riconosce allo sport e ai suoi valori. Un euro investito nel movimento si rivela un formidabile moltiplicatore a livello di ritorno e ci inorgoglisce che Cariparo abbia implementato le disponibilità a favore del nostro mondo. Recentemente è successo di tutto, abbiamo avuto il Covid e la guerra, e quest’ultima ha influito più pesantemente sulle società sportive a causa dei rincari che ha portato, perchè chi ha fatto investimenti per le manutenzioni si è trovato ritardi nella consegna dei materiali e costi raddoppiati». 
Ponchio, poi, ha proseguito: «Aiutare lo sport di base contribuisce a far crescere i giovani in ambienti sani ed educativi, a fare prevenzione, a stimolare corretti stili di vita e a formare cittadini migliori». 


I NUMERI
Il presidente del Coni Veneto ha poi sintetizzato l’attività 2011-2012 e 2021-2022. Ecco voci e contributi erogati: interventi nella scuola, 2.886.000 euro; promozione dello sport 225.000; buoni acquisto alle società (3.237), 7.014.000; promozioni e progetti Coni, 79.000; “internet per tutti” (negli ultimi 2 anni), 107.000; la somma totale erogata ammonta a 10.311.000. 
Nel 2022 sono stati stanziati 750mila euro, a fronte di 440 richieste di sostegno, ma le risorse distribuite sono pari a 675.000 euro (490 a Padova e 185 a Rovigo), mentre ancora il progetto “internet” ha visto coinvolti 15 gruppi e 492 partecipanti.
Il plafond del 2023 è di 783.000 euro, a cui se ne aggiungono 67.000 sempre per internet, con l’obiettivo di sostenere associazioni di promozione sociale e società sportive attraverso l’attività nelle scuole primarie, iniziative con i Centri Coni ed Educamp, acquisto di attrezzature, ed efficientemento energetico.
L’attenzione per la salute e i corretti stili di vita si è concretizzata anche attraverso altre operazioni, quali la costruzione di 6 palazzetti dello sport nelle province patavina e polesana carenti di strutture, come Borgoricco, Monselice e Correzzola, con investimenti della Fondazione per 22 milioni di euro complessivi; il sostegno con 3,5 milioni per la ristrutturazione di quelle esistenti, oltre al recente stanziamento di 180.000 per diffondere l’attività paralimpica. E infine c’è stata la donazione di fondi per i grandi impianti, tra i quali lo Stadio Colbacchini, il Palaindoor e il Palazzetto Kioene. 
E ieri in aggiunta Muraro ha annunciato l’imminente pubblicazione del bando “Sportivamente” per il quale Cariparo mette a disposizione 850.000 euro, per incentivare la pratica sportiva nelle scuole primarie.

Il regolamento sarà pubblicato sul sito www.fondazionecariparo.it 


LE CURIOSITÀ
A margine della discussione, chiamato in causa riguardo agli stadi, Malagò ha osservato: «Ormai in tutto il mondo quelli dati in concessione, o realizzati dalle società, sono riservati solo al calcio, però nei contesti di città nelle quali c’è storia e tradizione per l’impiantisca, devono esserci strutture sui cui fare sia meeting piccoli, che internazionali. Basta essere avveduti e non scordare che gli stadi del calcio sono anche del rugby, per partite maschili e femminili di entrambe le discipline. La soluzione, quindi, è per esempio quella adottata a Padova, con il Colbacchini per l’atletica e l’Euganeo per il resto».
Infine, a proposito delle lungaggini della giustizia sportiva, dopo i casi che hanno visto protagoniste la Juventus nel calcio con la penalizzazione prima attribuita e poi tolta, e la Pallacanestro Varese nel basket, con la riduzione in appello dei punti di penalizzazione rispetto a quanto deciso in primo grado, il presidente del Coni ha commentato: «Premesso che io sono un funzionario pubblico, non posso dire se hanno fatto bene o male, però il diritto alla difesa va garantito, e molto rapidamente. Certo, servono dei tempi tecnici per preparare i ricorsi e motivare le sentenze, ma vanno accelerati, soprattutto se si va verso la fine di un campionato. Spesso tra primo e secondo grado la penalizzazione viene ridotta come è avvenuto nel basket, oppure, e mi riferisco alla Juve, c’è un attestato in cui non si dà per scontato quanto sostenuto inizialmente. Credetemi: la strada è davvero molto stretta».
 

Ultimo aggiornamento: 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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